Fs: Matteoli disposto a rimodulare i collegamenti in Calabria

Calabria Attualità
Altero Matteoli

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli, risponde ad una nota della parlamentare del Pd Maria Grazia Lagana' Fortugno, dimostrandosi disponibile a rimodulare i collegamenti dalla Calabria con Torino e Milano, "una volta monitorata la situazione". "Sulla grave situazione che si e' venuta a creare al Sud per la cancellazione di alcuni treni su tratte essenziali di collegamento con il nord Italia, la parlamentare calabrese - spiega una nota dell'interessata - del Partito Democratico, circa un mese fa aveva inviato una nota urgente al Ministro, per chiedere un suo fattivo intervento per la risoluzione del problema. Prima ancora dell'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, che ha confermato la soppressione di numerosi collegamenti ferroviari tra le principali città del nord e quelle calabresi e siciliane, la deputata Lagana' Fortugno aveva piu' volte sensibilizzato il Governo e il ministero competente sulla gravità di tale decisione. La soppressione di alcuni treni sta penalizzando le fasce di popolazione economicamente piu' deboli, che per viaggiare su tali percorsi sono costrette a sostenere costi superiori per utilizzare treni ad alta velocita', oppure il servizio cuccette. Ma la Regione Calabria è stata fortemente penalizzata anche dalla soppressione di tutti i treni delle linee 'Antenne' per lo Ionio della Divisione Passeggeri nazionale e internazionale con gravi disagi per la mobilita' di coloro che devono effettuare viaggi quotidiani, oppure anche saltuari, da e per le localita' calabresi situate su tale versante. Il ministro Matteoli, - continua la nota - spiegando le ragioni per cui si e' arrivati alla soppressione (collegamenti del cosiddetto "servizio universale" che presentavano un conto negativo), ha rassicurato la parlamentare, oltre che sulle eventuali modifiche all'attuale offerta di trasporto, mettendo a disposizione adeguate risorse economiche, anche sul fatto che le variazioni alla circolazione ferroviaria, per come e' stata finora attuata non comportano ricadute lavorative".