Fondazione Campanella, Esposito: Scalzo ci aiuti
Il vicesindaco Sinibaldo Esposito ha replicato, con una nota, alle dichiarazioni del consigliere Scalzo sul caso della Fondazione Campanella.
“Ringrazio il consigliere Salvatore Scalzo, candidato sindaco della sinistra ed esponente di primo piano del PD, per l’attenzione che riserva alle sorti della Fondazione Campanella, di cui evidentemente riconosce il ruolo strategico per la ricerca scientifica e per il sistema medico calabrese.
Desidero innanzitutto tranquillizzarlo sull’impegno mio e del sindaco Abramo- con il quale c’è piena sintonia su questa questione - rispetto all’esigenza di superare i tecnicismi imposti dal piano di rientro sanitario e fare in modo che la politica possa individuare le soluzioni più opportune per superare la crisi del centro oncologico.
Nessun silenzio da parte del sottoscritto che quotidianamente, nella sua qualità di direttore generale dell’Ente, si confronta e dibatte dei problemi con i soggetti maggiormente interessati, vale a dire pazienti e dipendenti. Da mesi, ad intervalli di 10-15 giorni, si svolgono assemblee con tutto il personale, durante le quali ci si confronta sulle problematiche con estrema trasparenza e chiarezza, esponendo fatti e strategie che diventano condivisibili nel rispetto dei ruoli e dei compiti.
Per quanto concerne il decreto 26 e le sue previsioni, posso rassicurare Scalzo : nessuna sudditanza da parte nostra nell’opporsi e nel chiedere la sospensiva del decreto, atto che se così indebolisce il futuro della fondazione.
Semmai, mi auguro che il consigliere Scalzo, autorevole esponente del PD e della sinistra catanzarese e calabrese, utilizzi il suo prestigioso ruolo per portare ad unità il suo schieramento sul problema della Fondazione Campanella. Purtroppo, anche dallo schieramento di Scalzo, abbiamo dovuto registrare posizioni contrastanti e qualche volta negative. Solo se riusciremo, tutti assieme, a superare i tecnicismi imposti dal piano di rientro, la Campanella potrà proseguire nel suo insostituibile lavoro a favore degli ammalati calabresi”.