San Marco Argentano, sindaco chiede confronto con vertici provinciali di partito

Cosenza Politica

La lettera aperta scritta dal sindaco, Alberto Termine, e dal vicesindaco di San Marco Argentano, Michele Argondizzo, in risposta al coordinatore del PDL cittadino che ha chiesto le loro dimissioni.

"L’arte manipolatrice del coordinatore del PDL (o di sé stesso?) non ha pari. Basta non aver alcun interesse personale e aver seguito tutte le vicende del PDL e dell'amministrazione locale con occhio acuto per smascherare ogni bugia.

Fortunatamente c’è ancora chi ha buona memoria e ricorda le riunioni e l'incontro con alcuni degli esponenti del PD, quando si discuteva se l'accordo sottoscritto dalle parti, tra le quali lo stesso coordinatore, prima dell’ultima competizione amministrativa, fosse programmatico o politico ed, all'epoca, non molto lontana, sempre il coordinatore Artusi, sosteneva la prima tesi, accusando il PD come causa di tutti i mali dell'amministrazione Termine. Oggi, paradossalmente, parla di quote all'interno della maggioranza e di un allontanamento del PDL, tentando con il PD un approccio da “compagno al duol” che dovrebbe scemare la pena. Dimentica (?) chi volle l’esclusione di alcuni rappresentanti del PD dal primo momento di vita dell’attuale amministrazione comunale, usando tattiche sottili e quegli stessi “retro pensieri” tanto biasimati nell’apparenza, quanto, invece, amati nell’arte suadente dell’insinuazione che ha partorito la violazione di un patto scritto e sottoscritto, piaciuto alla popolazione a tal punto da dare la vittoria elettorale alla lista “Unione e Cambiamento”, nella quale il Vice Sindaco Argondizzo risultò il primo degli eletti. Ecco, allora, come si spiega l’incontro voluto dal Sindaco e dagli amministratori con il rappresentanti del PD. Si è solo cercato di ricostruire quella stessa armonia che aveva dato l’opportunità di collaborare tutti insieme per il bene comune.

Il Vice Sindaco, tesserato PDL, ha sempre difeso quella maggioranza scelta liberamente dai cittadini a dispetto di chi, forse a causa di qualche delusione elettorale, ha sin dall’inizio fatto di tutto per destabilizzare gli equilibri raggiunti. Di ciò sono testimoni tutti coloro che hanno partecipato alle diverse riunioni, alle quali il Vice Sindaco è stato quasi sempre presente, anche se percepiva che erano in atto strategie che avrebbero voluto piegare il suo operato alla volontà di qualcuno che evidentemente non era riuscito nei suoi intenti di rimanere sempre e comunque a galla nell’amministrazione della cosa pubblica (occorrono i voti!). Alla luce di quanto detto, sembra davvero grottesco che il coordinatore del PDL locale dichiari di aver trovato la risposta al perché della visita dell’Amministrazione al PD, nei comunicati di quest’ultimo. Da che parte sta, quindi la miopia e la mancanza di linearità? O si è davvero miopi a tal punto da non accorgersi che tutte queste lagnanze vengono fuori solo dopo che l’altra esponente del PDL si è prima dimessa (v. verbale del consiglio comunale del 20/12/11) e poi, negando di averlo fatto, ha, prepotentemente, indotto la maggioranza, a chiedere la sua revoca, per definirla subito dopo “cacciata illegittima”. Il coordinatore del PDL locale, anziché accusare il Sindaco ed il Vice Sindaco di non partecipare alle riunioni, dovrebbe riconoscere che la gestione del circolo l’ha condotta da solo o coadiuvato, tutt’al più, da qualche fedelissimo (di chi?). Si ricordi che molte decisioni importanti, quali la chiusura della sede del Circolo, sono state e continuano ad essere assunte da pochi, all’insaputa della maggior parte degli iscritti, così come quella di uscire sulla stampa locale a gamba tesa contro il Primo Cittadino ed il suo Vice. Basta ai processi a porte chiuse e, per di più, senza imputati.

In quelle stesse riunioni, emergeva in maniera netta la volontà di asservire il PDL sanmarchese ad altra forza politica di minore importanza: non si poteva neanche discutere l’operato di alcuni componenti della minoranza consiliare! Atteggiamenti trasversali che tradivano lo spirito di quanti avevano scelto il cambiamento.

La verità è che il coordinamento cittadino, affidato per nomina e non per elezione ad Artusi, sta facendo perdere in credibilità e consensi il PDL locale ed è per questo che semmai è lui a dover rivedere la sua posizione, anziché tramare e tentare irresponsabilmente di mettere in ginocchio San Marco visto il momento di grave crisi della Nazione intera.

Si auspica, pertanto, un confronto con i vertici provinciali del partito e la coordinatrice dott.ssa Simona Loizzo."


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