Incendio in una scuola di Sambiase, Vescio (FLI): ”non vogliamo più Lamezia sulle pagine di cronaca”
Lunedì scorso, 18 giugno, intorno alle 18 i Vigili del Fuoco, allertati da una segnalazione anonima, si sono prontamente recati all’istituto comprensivo “Nicotera” di Sambiase (Lamezia, Catanzaro) per un incendio che fortunatamente si era spento ma pare abbia recato danni ad alcuni documenti.
Al momento sono in corso le indagini per individuare i responsabili da parte dei Carabinieri della Stazione di Sambiase.
“Dopo le attività commerciali vittime di intimidazioni e dopo l’attentato alla sede dell’Agenzia delle Entrate si colpisce un altro anello della fascia socio-istituzionale. Sebbene con danni di minore entità rispetto agli altri, questo atto, che sembra non avere ancora né paternità né motivazione, mi lascia sgomenta”, commenta a questo proposito Simona Vescio, Presidente del Circolo Territoriale di Futuro e Libertà “Ninetta Burgio” di S. Eufemia Lamezia.
“Sono settimane – prosegue la Vescio - che la Città di Lamezia Terme vive questi momenti di disagio sociale, disagio che si avverterte nella quotidianità: vetrine esplose in pieno giorno, macchine bruciate, uffici pubblici saltati in aria. Il giorno non si vive, la notte non si dorme. Lamezia non è questa; Lamezia è fatta di gente che lotta per il mantenimento del Tribunale simbolo di giustizia e legalità. Lamezia è fatta di gente che rinuncia alla propria libertà per non essersi piegata alle logiche mafiose”.
“E’ stato un atto intimidatorio? E’stata una bravata?” si domanda la presidente del circolo Fli. “È assolutamente necessario - prosegue - che il gesto non debba restare sottaciuto, non debba rimanere un trafiletto di cronaca locale, ma si deve far conoscere al fine di rendere giustizia ad una istituzione che forgia i nostri giovani dall’infanzia all’adolescenza età in cui si forma l’etica e il senso della legalità. Chiedo dunque che venga fatta luce su questo grave episodio, chiedo alle forze dell’ordine – conclude la Vescio - impegno, chiedo ai cittadini di riprendersi Lamezia”.