Incidente mortale a Catanzaro, 1 rinvio a giudizio e 5 assoluzioni
Un uomo, Tommaso Trapasso, settantenne catanzarese, è stato rinviato a giudizio oggi con l'accusa di omicidio colposo a seguito della morte di Davide Rotella, con il quale ebbe un incidente stradale il 16 ottobre del 2006, e che spirò in ospedale il 20 novembre seguente. Per la medesima accusa di omicidio colposo sono stati invece assolti cinque medici che eseguirono un intervento chirurgico su Rotella. Queste le decisioni prese oggi dal giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro, Assunta Maiore, cui il pubblico ministero Simona Rossi aveva chiesto il giudizio per tutti e sei gli indagati, ma che alla fine ha mandato Trapasso al processo, che inizierà il 20 novembre e dove sarà difeso dall'avvocato Francesco Rotundo, assolvendo "perché il fatto non sussiste" i medici, per i quali i difensori hanno chiesto il giudizio abbreviato (gli avvocati impegnati erano Domenico Grisolia, Teresa Matacera, Giancarlo Pittelli, Vincenzo Ioppoli, Claudio Larussa), e cioè i dottori Alfredo Scrivo, Michele Antonio Olivadese, Maria Laura Guzzo, Stefania Farago', Francesco Abbonante.
Trapasso, in particolare, è accusato di aver causato per negligenza imprudenza e imperizia l'incidente avvenuto sulla strada provinciale 45 in direzione Germaneto dove, alla guida di un Doblò Fiat, andò a impattare col ciclomotore su cui viaggiava in direzione opposta Rotella. Nell'incidente quest'ultimo riportò gravi ferite fra cui alcune fratture alla gamba sinistra che richiesero un intervento eseguito dai medici indagati - tutti tranne Abbonante -, in maniera "erronea" secondo la Procura che ha chiesto il rinvio a giudizio loro ed anche di Abbonante per avere, nella sua qualità di "medico in servizi presso il reparto di chirurgia con posizione dirigenziale UOS Dipartimentale Chirurgia Plastica, omesso di intervenire a seguito di richiesta di consulenza chirurgica".