Catanzaro: omaggio a Ferruccio Fregola a trent’anni dalla morte
“Le miserie dei potenti locali e i prezzi esosi dei commercianti, la genìa dei politicanti e i guai di ogni giorno: Ferruccio Fregola, poeta catanzarese, non attingeva alla profondità del sogno per evocarne fantasmi, ma rifletteva la attualità contingente” . Così lo recensiva Cesare Mulè e il 26 giugno prossimo, data in cui il trentennale della morte del poeta , l’Associazione teatrale “A Trambìa” in collaborazione con il Circolo culturale “Le Dame” intende onorarlo con una recital dei suoi componimenti.
Ferruccio Fregola nato nell’antico rione catanzarese della Maddalena, era noto come u parrettéri, nomignolo particolarmente consono al suo carattere. Di professione barbiere, come suo padre e suo nonno, il Fregola era un poeta spontaneo e umano, vivace nel temperamento e picaresco nel linguaggio, capace di mettere il lettore a contatto con la realtà locale nella sua più schietta espressione. Di tanto in tanto – ricorda Silvestro Bressi - principale artefice dell’iniziativa - andavo a fargli visita nella sua sala da barba. Ne registravo le conviviali conversazioni, il suo,chiacchiericcio e i sonetti che mi proponeva. L’omaggio a Fregola si terrà martedì 26 giugno nel salone del Circolo Le dame a Catanzaro Sala, nella piazza della dismessa stazione ferroviaria. Saranno gli attori della Trambìa ( Annarita Palaia, Antonio Orlando, Rossella Petrillo, Marco Angilletti, Marianna Rotella, Giuseppina Rosi, Martina Scavelli, Fiore Caroleo, Franco Ciancio e il piccolo Agostino Chiriaco ), con la direzione artistica di Tonino Angeletti, a riproporre i versi che u parrettéri ci ha lasciato in eredità. Versi vivaci e licenziosi, gradevoli per la sonorità dei toni e per quel lessico nel quale i catanzaresi ben si riconoscono. Chiediamo a Tonino Angeletti il suo ricordo del poeta Fregola: Non ho conosciuto di persona il caro Ferruccio e, ad essere sinceri, il primo approccio con i suoi versi è stato relativamente felice. Però, nel rileggerli con maggiore attenzione mi sono reso conto quanto la satira del Nostro Parrettèri fosse tanto pungente quanto precisa nel fotografare i fatti che si avvicendavano in quei decenni sia in campo locale che in campo nazionale. Tanto che molti dei suoi componimenti, viste le problematiche che viviamo attualmente sul nostro territorio, potrebbero essere utilizzati ancora oggi nei confronti dei manovratori di palazzo.