Erbacce e sterpaglie alla stazione ferroviaria di Torretta di Crucoli

Crotone Attualità

“Proprio non ci sta il primo cittadino di Crucoli, Antonio Sicilia, dopo i suoi numerosi solleciti fatti agli uffici competenti delle Ferrovie dello Stato, a vedere ad oggi, in estate iniziata, lo stato totale di abbandono in cui versa il tratto di ferrovia che interessa la nostra cittadina. Stiamo parlando –si legge nella nota dell’ufficio stampa del comune di Crucoli- dello stato di totale incuria in cui versano i binari ed in particolar modo la sede dei binari del passaggio a livello di Torretta di Crucoli.

La sede dei binari è invasa dalle erbacce che si sono impadronite dei binari stessi dove un tempo sfilavano treni regionali e nazionali. Le stazioni sono costate cifre esorbitanti, non ci sono più i capi stazione e nemmeno le biglietterie, perché, le stazioni ferroviarie, sono tutte telecomandate dal centro di controllo, il quale comanda tutte linee FS della Puglia ed oltre. A RFI, rete ferroviaria Italiana, è affidato il compito di identificare, studiare e realizzare lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria, con l’obiettivo di ottimizzare l’offerta di capacità della rete; sviluppare l’utilizzo dell’infrastruttura, offrire servizi di circolazione ed altri servizi complementari ad essa ripartendo e regolando l’accesso alla rete.

L’accordo di programma con le Fs impone a RFI di assicurare, inoltre, il mantenimento in efficienza dell’infrastruttura ferroviaria, ne realizza la manutenzione e il rinnovo e ne garantisce i massimi standard di qualità e sicurezza. Pertanto, riferisce il Sindaco Sicilia, da parte loro è il minimo mantenere pulita la sede dei binari che corre lungo il centro abitato dove le erbacce e le sterpaglie diventano fitte e copiose soprattutto al confine con gli stabili adiacenti la tratta ferroviaria. Anche perché, continua Sicilia, in un paese a netta prevalenza turistica dove ci si può godere del più bello specchio d’acqua dello ionio, si tratterebbe di uno sgambetto o cattivo scherzo che sicuramente il nostro paese non merita”.