Mediterraneo: Scopelliti, unione non ha dato frutti sperati
Il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha preso parte questa mattina a Roma al seminario organizzato dall' ANSA "Italy for the Mediterranean region - information and development", nell'ambito della 21.ma assemblea generale dell'AMAN, l'alleanza delle agenzie di stampa del Mediterraneo. “Noi stiamo lavorando verso un indirizzo che avevamo assunto negli anni passati quando, da sindaco di Reggio Calabria, organizzai un evento a cui parteciparono quindici sindaci dell'area mediterranea cercando di stimolare e ipotizzare un percorso differente. L’Unione per il Mediterraneo è stato uno dei grandi limiti messi in campo dalle nazioni, non ha prodotto gli effetti sperati perché non si è concretizzata la centralità dei grandi a rappresentare le istanze del Mediterraneo. Anche nella scelta della sede si è riflettuto questo fallimento, non sono scesi più a sud della Francia. L’Unione doveva stimolare paesi e mercati per realizzare alcuni obiettivi, oggi io propongo di lasciare alle nazioni le grandi problematiche quali la risoluzione delle questioni relative all'immigrazione dai paesi meridionali verso quelli settentrionali, la lotta al terrorismo e il conflitto israelo-palestinese mentre passerei alle Regioni la promozione della cooperazione tra le due sponde del mare interno, la tutela del patrimonio ecologico mediterraneo, le autostrade del mare e terrestri per migliorare le fluidità del commercio fra le due sponde, il rafforzamento della protezione civile, la creazione di un partenariato per l’energia nel Mediterraneo, lo sviluppo dell'università Euromediterranea, l'iniziativa di sostegno alle piccole e medie imprese e la promozione della cultura e dei mestieri di cui il bacino è ricco.
Argomenti di una fascia di livello intermedio che possono essere delegati a un organismo differente dall’UpM ma interno all’Ue come il Comitato delle Regioni. Questo può - ha aggiunto Scopelliti - diventare l’organismo di confronto e d’interesse che può stimolare rapporti interessanti, affidare queste competenze a noi realtà locali può essere utile per superare quelle gelosie interne che frenano lo slancio di un progetto valido. Non possiamo più tentennare, il nostro futuro è verso Sud, un territorio verso cui la Calabria è molto più attratta. Per noi il Mediterraneo è una nuova prospettiva. Mi ricordo che il ministro Frattini, dopo aver letto la mia prima intervista da Presidente di Regione, convocò una riunione di tutti i governatori alla Farnesina proprio per discutere di questo argomento. Io da subito capii l’importanza dell’incontro tra i popoli del bacino mediterraneo. Oggi immagino anche la realizzazione di un giornale, magari on-line, che possa essere un patrimonio comune dell’informazione di tutte le comunità del Mediterraneo. Noi siamo consapevoli della partita che stiamo giocando. Noi siamo pronti a diventare il riferimento importante nel Mediterraneo e mi piacerebbe che i Bronzi di Riace diventassero i guerrieri per la pace e lo sviluppo dei popoli, un simbolo della nostra capacità di creare dialogo con altri paesi. Siamo tutti sotto grandi pressioni, sembra che il nostro paese soffra della sindrome del Mezzogiorno. Abbiamo un’emergenza, ce ne sono tante, ma la politica deve guardare oltre, noi non dobbiamo avere un paese che si chiude in una fase come questa ma che si apre, che trovi fuori i confini nuove alternative, e noi abbiamo tutto l'interesse a guardare fuori dei nostri confini nazionali.
In questo ambito il ruolo dei nostri ambasciatori è fondamentale, da parte dei nostri diplomatici c’è la voglia di dare risposte. In queste ultime settimane ho vissuto alcune parentesi all’estero, per noi Regioni ci sono grandi opportunità da sviluppare. Credo che il Governo - ha concluso il Presidente della Regione Calabria - debba stimolare le Regioni a diventare dei ponti verso gli altri stati portando una ricaduta positiva per i territori”