Opere abusive: sequestrati tre stabilimenti balneari a Scalea
La guardia di finanza di Scalea ha sequestrato tre stabilimenti balneari sulle spiagge dell’Alto Tirreno cosentino, privi di qualsivoglia concessione demaniale, nei comuni di Grisolia e Scalea.
Il sequestro è avvenuto nell’ambito dell’intensificazione del controlli del territorio finalizzata anche all’individuazione di violazioni di carattere ambientale che i finanzieri della tenenza di Scalea.
La sistematica attività di controllo effettuata su tutto il litorale di competenza della tenenza ha visto impegnate diverse pattuglie che, a più riprese, hanno operato in uno degli angoli costieri più suggestivi dell’alto tirreno cosentino accertando che, senza alcuna autorizzazione, in zone sottoposte a vincolo paesaggistico-ambientale, erano state realizzate abusivamente diverse strutture, quasi tutte in legno e cemento all’interno dei vari stabilimenti balneari oggetto di attenzione.
I manufatti, che nell’intenzione dei soggetti che li stavano realizzando dovevano essere adibiti a chioschi per la vendita di bibite ed alimenti, costituiti nella loro struttura portante da travi di legno su base di cemento e passerelle non amovibili per l’accesso in spiaggia, sono stati costruiti in pochi giorni in assenza di qualsivoglia autorizzazione.
I militari, accertata la natura illecita di tali occupazioni giacenti su aree sottoposte a vincolo paesaggistico - ambientale, nonchè a vincolo sismico, hanno effettuato i relativi sequestri segnalando gli autori degli abusi all’autorità giudiziaria di Paola.
L’attività svolta nell'ambito della tutela del patrimonio ambientale, così come coordinata dal comando provinciale di Cosenza, sottolinea l’attenzione della guardia di finanza volta a frenare il deprecabile fenomeno dell’abusivismo edilizio presente nel nostro territorio che, purtroppo, non risparmia neanche gli angoli più suggestivi del nostro litorale.