Truffa ad Inps ed Inail, chiesti 10 rinvii a giudizio

Catanzaro Cronaca

La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio di dieci persone nell'ambito di un'inchiesta su una presunta truffa quantificata in circa 900.000 euro ai danni di Inps e Inail, che ha visto coinvolti altri 300 indagati. Il sostituto procuratore Carlo Villani, titolare delle indagini del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza del capoluogo calabrese, ha chiesto che vengano processati per falso e truffa l'imprenditore Annibale Notaris, lametino di 46 anni, finito agli arresti domiciliari il 21 giugno 2011 quale presunto organizzatore del mega raggiro, e poi Domenico Notaris e Antonino Porcaro che avrebbero preso parte al disegno criminoso, nonchè sette braccianti agricoli. Le posizioni di altri circa 300 indagati, tutti pure braccianti, sono state invece stralciate e rimesse ad altri Uffici di procura competenti per territorio.

Sarà il giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro, adesso, a decidere se e chi mandare sotto processo delle dieci persone le cui posizioni sono rimaste all'attenzione del pubblico ministero catanzarese che ha curato l'intera inchiesta. Quest'ultima venne alla luce lo scorso anno, quando Annibale Notaris fu raggiunto da un'ordinanza cautelare emessa a suo carico dal giudice per le indagini preliminari, Emma Sonni, che dispose a suo carico gli arresti domiciliari su richiesta del pm Villani. Notaris, secondo le accuse, sarebbe stato l'ideatore della truffa commessa simulando l'assunzione di braccianti che poi hanno ottenuto indennità di disoccupazione, maternità ed infortunio da Inps ed Inail.

All'indagato all'epoca sono stati anche sequestrati beni per un valore equivalente al danno prodotto dalla presunta truffa, e cioè immobili, macchine agricole, denaro depositato presso istituti di credito, quote societarie, una Porsche Carrera e un frantoio industriale che si trova nella contrada Piano delle Forche di Maida. Comparso davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia - affiancato dal suo difensore Pino Zofrea - Notaris si e' avvalso della facolta' di non rispondere.