Angela Napoli sul museo archeologico di Capocolonna
Riceviamo e pubblichiamo l’interrogazione parlamentare di Angela Napoli sul Museo archeologico di Capocolonna
"Al ministro per i Beni e le Attività Culturali – Per sapere – Premesso che:
Il Museo Archeologico di Capocolonna (KR) contiene interessanti e preziosi reperti, ma è inserito in un parco completamente abbandonato, dove mancano servizi, risulta inesistente la manutenzione delle strutture e non esiste alcun catalogo dei reperti né alcuna guida turistica;
Alle spalle del Museo vi è il teatro all’aperto, struttura moderna con una capienza di quasi mille posti, circondato da ettari di campi completamente ricoperti da sterpaglie, che di fatto hanno invaso anche lo stesso teatro;
Per raggiungere l’arrugginito reticolato che cinge l’area della famosa colonna del tempio di Hera Lacinia occorre attraversare viottoli ricoperti da erbaccia ed immondizia;
A Villa Berlingeri, a fianco del parco, acquistata dalla Provincia di Crotone, dovrebbe nascere il centro multimediale del Polo di innovazione per i beni archeologici, ma la struttura risulta ancora abbandonata;
Un anno fa sono stati annunciati i lavori per la ristrutturazione dell’area archeologica di Capocolonna, per un importo di cinque milioni di euro, ma nonostante sia stata conclusa la progettazione e sia stata effettuata la gara d’appalto, manca ancora la certificazione antimafia della ditta aggiudicataria;
La soprintendente ai Beni Archeologici della Calabria ha denunziato che anche la manutenzione ordinaria e straordinaria prevista per il 2012 è ferma al Ministero dei lavori pubblici perché manca l’approvazione del Comitato Superiore Nazionale dei Beni Culturali, attualmente sciolto e non ancora rinnovato;
Nessun risultato neanche per il progetto sul risparmio energetico, frutto di una convenzione tra ENI e Ministero dei Beni Culturali, grazie alla quale il tetto del Museo archeologico è stato dotato di pannelli fotovoltaici; l’impianto anche se completato, non è in funzione:
Quali urgenti interventi intenda attuare al fine di riportare lustro all’intero parco archeologico di Capocolonna che rappresenta uno dei siti storicamente più importanti della Calabria".