Raggiera di San Pantaleone a Papanice, Affidato ritorna in Vaticano
Domenica 18 aprile, in Papanice, presso la chiesa madre dei S.S. Pietro e Paolo, gremita di fedeli, si è provveduto alla fusione dell'oro necessario alla realizzazione della nuova raggiera di San Pantaleone.L'orafo Michele Affidato, munito degli attrezzi necessari forno fusorio, tenaglioni, pinze e lingottiera, ha eseguito la spettacolare operazione ricavando un lingotto di circa 1345 grammi.Il parroco, don Angelo Elia ringraziando tutti i papanicesi per la grande generosità dimostrata verso il loro protettore, ha ricordato che la scelta di munire la sacra effige di una nuova raggiera è abbastanza datata. In effetti, la volontà di rendere utile l'oro offerto dai parrocchiani, pensando di fare cosa gradita a tutti, risale alla fine degli anni ottanta, ma, come ha sostenuto il parroco, non si è provveduto prima poiché non si era presentata l'occasione favorevole. Finalmente, - ha continuato don Angelo - nel 2009, durante i preparativi per la festa di San Pantaleone, si è deciso di promuovere una raccolta di oggetti d'oro tra i fedeli per realizzare un'opera nuova, non solo nello stile, ma anche nella qualità. Una sontuosa raggiera in oro, argento e pietre, quale segno di comunione dei fedeli, che possono vedersi rappresentati in un'opera significativa, scaturita dalla fusione degli oggetti donati in devozione di San Pantaleone. La comunità papanicese, forte nella venerazione verso il Santo martire e medico, accogliendo l'invito, ha risposto in maniera lusinghiera offrendo numerosi oggetti in oro, che, uniti a quelli donati quali ex voto, nel corso degli anni, saranno utilizzati per il sacro monile. Per la realizzazione, don Angelo e il Consiglio parrocchiale tutto, considerato il lungo curriculum di autore di opere d'arte sacra, sia per chiese, sia per autorità religiose, non hanno avuto dubbi o perplessità: hanno scelto l'orafo Michele Affidato. Per questo e tanti altri motivi, il parroco, durante la cerimonia della fusione, ha espresso parole di elogio e apprezzamento nei confronti del nostro concittadino, asserendo che trattasi "non solo di un grande orafo, ma di una grande persona". Michele Affidato dopo aver ringraziato don Angelo Elia e il comitato parrocchiale, oltre tutti i fedeli, per il prestigioso incarico e per i complimenti ricevuti, ha descritto l'opera da realizzare attraverso un bozzetto grafico, sostenendo di essersi ispirato, nella progettazione, all'arte orafa bizantina, la stessa che ha avuto origine nell'antica Costantinopoli all'inizio del III secolo, giusto nel periodo in cui ha vissuto San Pantaleone. La nuova raggiera, come descritto, evidenzierà una particolare lavorazione di rilievi in oro e argento sui quali saranno incastonati 8 ametiste di taglio ovale e 8 tormaline verdi di taglio tondo, e per dare più risalto al sacro arredo, i raggi in argento saranno sottoposti ad uno speciale trattamento di brillantatura. Se i fedeli di Papanice, come hanno dimostrato nell'occasione, erano colmi di gioia per la realizzazione, sono divenuti raggianti nell'apprendere che la Santa Sede, con una lettera di S. E. James Harvey, Prefetto della Casa Pontificia, ha comunicato che, il prossimo 19 maggio, Sua Santità riceverà la delegazione papanicese per la benedizione della raggiera. Certamente, non è stata di meno la soddisfazione dell'orafo crotonese, nel venire a conoscenza che, grazie a questa sua nuova realizzazione d'arte sacra, sarà ricevuto in Vaticano per la tredicesima volta.