Licenziato tenta di uccidere il datore di lavoro. L'arma s'inceppa
Licenziato tenta di uccidere il datore di lavoro. L'arma s'inceppa
Lite tra condomini. Inquilino accoltella padre e figlio, arrestato
Ha tentato di sparare al direttore del supermercato nel quale aveva lavorato fino a qualche giorno addietro a Pellaro di Reggio Calabria, ma l'arma, una calibro 7,65 con doppio caricatore al seguito, si è inceppata. Si tratta di Fortunato Pennestrì, 35enne licenziato qualche giorno fa dal supermercato,"Spaccio alimentare", arrestato dalla polizia per tentato omicidio e porto abusivo di arma clandestina. Due agenti della Polizia di Stato hanno individuato Pennestrì sul piazzale antistante all'esercizio commerciale dove il capo pattuglia gli ha intimato l'alt. Vistosi circondato, Pennestrì si è puntato l'arma alla tempia minacciando il suicidio. I due operatori della "volante" lo hanno bloccato e disarmato mentre era distratto da un altro dipendente. L'uomo è stato condotto nella Casa Circondariale reggina. Gli uomini della Polizia sono intervenuti inoltre in Via Sbarre Superiori, a placare una violenta lite condominiale nel corso della quale due persone, padre e figlio, sono state aggredite con un grosso coltello da un inquilino, Domenico Riggio, 57 anni. Pare che L.G., 58 anni, e L.M., 22, stessero discutendo animatamente e Riggio non potendone più si sia recato presso la loro abitazione sferrando numerosi colpi. L'aggressione è terminata all'arrivo della Polizia, che ha arrestato Riggio con l'accusa di tentato omicidio e porto abusivo di arma bianca. Padre e figlio sono stati trasportati all'Ospedale, con ferite guaribili tra i 10 e i 20 giorni.