Crucoli: progetto di volontariato “Offrimi il tuo aiuto otterrai la mia riconoscenza”
E’ stato avviato dal Comune di Crucoli, a partire dallo scorso 2 luglio, un interessante progetto di servizio civile, tale progetto è stato realizzato dall’ Unione Italiana Ciechi della sede Provinciale di Crotone in collaborazione con il nostro Comune e nello specifico dall’ assessorato alle Politiche Sociali. Il progetto dal titolo “ Offrimi il tuo aiuto otterrai la mia riconoscenza “ vede impegnate numero 5 volontari, tutte ragazze, le quali presteranno il loro servizio per la durata di dodici mesi. Il progetto si riferisce al contesto territoriale, quello della Provincia di Crotone, con un’area di intervento compatibile con gli scopi statutari dell’ente proponente, finalizzati alla integrazione sociale dei ciechi e degli ipovedenti.
L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Sezione Provinciale di Crotone, si propone nella veste di interprete dei bisogni e delle aspirazioni dei non vedenti e ipovedenti dell’intera provincia, inoltre intende promuovere l’attuazione di ogni iniziativa in favore dei disabili della vista, ed il presente progetto si presenta come un prezioso strumento a tal fine, per coltivare un’area di intervento che sia nello stesso tempo ottimale per i soggetti destinatari e beneficiari. In particolare l’Unione Ciechi: favorisce la piena attuazione dei diritti umani, civili e sociali dei ciechi, la loro equiparazione sociale e l’integrazione in ogni ambito della vita civile; collabora con il SSN e con le sue articolazioni territoriali nella promozione di iniziative per la prevenzione della cecità, per il recupero visivo, per la riabilitazione funzionale e sociale dei ciechi; collabora con le Istituzioni pubbliche, gli Istituti di ricerca, l’Amministrazione scolastica ed i suoi organi collegiali, nonché con le istituzioni e organizzazioni culturali e con le strutture di formazione professionale per la promozione dell’istruzione dei ciechi, l’elevazione del loro livello culturale e professionale; promuove la piena attuazione del diritto al lavoro per i ciechi favorendone il collocamento lavorativo, nonché la realizzazione professionale in forme individuali e cooperative; promuove ed attua la riabilitazione ed il recupero dei ciechi in ogni aspetto della vita sociale; collabora con le pubbliche amministrazioni ed i servizi sociali nazionali, regionali e locali per l’attuazione di iniziative assistenziali rispondenti alle necessità dei ciechi, con particolare attenzione ai ciechi pluriminorati, ai ciechi anziani, ai non vedenti in condizione di emarginazione sociale; i destinatari diretti del progetto saranno ciechi totali e parziali, ipovedenti gravi, medio-gravi e lievi.
Naturalmente tali soggetti saranno destinatari del progetto anche nel caso di pluriminorazione, cioè nei casi in cui, oltre alla minorazione visiva, sia presente altra minorazione. Oltre ai soggetti sopra indicati (ciechi e ipovedenti), come destinatari diretti dei servizi del presente progetto, si prevede che l’impatto dello stesso riguarderà concretamente una serie di altri soggetti. Infatti, la prestazione dei servizi del presente progetto si rifletterà positivamente, innanzitutto, sulle famiglie degli stessi destinatari, le quali saranno sicuramente agevolate per quanto concerne le quotidiane attività di assistenza ai loro congiunti, che saranno prestate dai volontari del servizio civile. Il disabile potrà effettuare una serie di attività, con l’aiuto del volontario, che lo renderà anche più indipendente dal proprio nucleo familiare, senza con questo perdere la dimensione affettiva che, anzi, ne risulterà ulteriormente fortificata. Beneficiari indiretti del progetto sono anche gli enti pubblici , tenuti a prestare servizi ai suddetti soggetti, e che saranno sgravati di una parte dei loro compiti, con beneficio per l’intera collettività. I volontari che si occuperanno di questo servizio si sono presentate così: Mi chiamo Rosaria Greco, ho 24 anni. Fare il servizio civile è una scelta utile per sentirti bene due volte, uno perchè metti a disposizione ore del tuo tempo per aiutare gli altri e l'altra perchè questo impegno aiuterà te nella crescita e incrementerà i tuoi valori della solidarietà sociale e civica. Il servizio civile è anche uno strumento prezioso per aiutare le fasce più deboli della società contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese. Mi chiamo Stasi Nadia, ho 27 anni. La scelta di fare volontariato rappresenta per me una grande possibilità di crescita personale.
Credo che dedicare un anno della propria vita al servizio civile, richiede tanto impegno, responsabilità e costanza, ed è per questo che ho deciso di rendermi utile a chi ha bisogno, svolgendo attività di solidarietà e di volontariato utili alla comunità. Mi chiamo Cristaldi Maria Alessia, ho 23 anni. La prima cosa che mi ha spinta a fare il servizio civile è stata la considerazione ed il rispetto per chi ha bisogno e sta male, in una società come l’attuale in cui i rapporti con il prossimo sono ristretti e difficile di mantenere. Di certo l’egoismo che ci circonda non migliorerà le cose, per cui è necessario essere altruisti per cercare di facilitare la vita degli altri. Mi chiamo Filomena Vincenzo, ho 21 anni. I motivi per cui ho scelto di iniziare l’anno di servizio civile sono molteplici; uno di questi consiste nel considerare tale esperienza un importante stimolo di crescita personale e formativa. Penso che per noi giovani questa sia un’opportunità significativa in quanto ci permette di dedicare una parte del nostro tempo ad attività di solidarietà e di volontariato utile alla comunità, al proprio territorio e a noi stessi. Mi chiamo Emilia Vulcano, ho 23 anni. Ho deciso di intraprendere il servizio civile per cercare di aiutare il prossimo, perché penso che tale esperienza oltre ad arricchire il mio bagaglio culturale e morale possa essere utile anche a ridurre le difficoltà altrui. Credo che bisogna guardare oltre per cercare di capire le reali difficoltà della società odierna ed invogliare i giovani a intraprendere volontariato.