No di Oliverio alla chiusura di 38 uffici postali
“Ancora tagli e tagli. Altro che macelleria sociale! Qui, in nome dell’affermazione esasperata di una logica esclusivamente ragionieristica basata sul rapporto costi-ricavi, si continuano a cancellare, come se nulla fosse, i diritti fondamentali dei cittadini conquistati a fatica con anni di lotte e sacrifici”. E’ questa l’amara considerazione del Presidente della Provincia di Cosenza on. Mario Oliverio di fronte alla notizia secondo cui il Piano di Riorganizzazione inviato da Poste Italiane Spa all’AgCom prevederebbe l’imminente chiusura di ben 1.156 uffici in tutta Italia, di cui circa 100 in Calabria e 38 nella sola provincia di Cosenza.
“Agli scippi del Governo-Berlusconi che ha dirottato verso le regioni del nord trenta miliardi di euro del Fondo delle Aree Sottoutilizzate (FAS) destinati al Mezzogiorno e alla Calabria -prosegue Oliverio- si sono aggiunti prima i tagli lineari del Governo Monti alle scuole, alle università, ai treni, agli ospedali, alle Province e agli uffici giudiziari (Preture, Tribunali, Uffici dei Giudici di Pace, ecc.) ed ora la chiusura degli uffici postali che, insieme alle farmacie, alle scuole e alle Stazioni dei Carabinieri rappresentano, in molti piccoli centri della nostra provincia, gli ultimi avamposti della presenza dello Stato. Tutto ciò è veramente assurdo ed insopportabile! Servizi essenziali come quelli offerti dagli uffici postali che permettono alle persone anziane di riscuotere la pensione e alle famiglie di pagare le bollette di gas e luce e di custodire quei risparmi che hanno contribuito per anni alla crescita di tutto il Paese, non possono essere tagliati, perché a pagarne le conseguenze più pesanti sarebbero, come al solito, le fasce più deboli della popolazione”.
“Se insieme a ciò –prosegue il Presidente della Provincia di Cosenza- si considera l’effetto devastante che questo provvedimento avrebbe anche sul piano occupazionale, si capisce bene perché, in una regione come la nostra, dove la percentuale di disoccupati ed inoccupati tocca ormai punte drammatiche, questa decisione non può essere assolutamente condivisa e accettata, nonostante i dirigenti di Poste Italiane Spa continuino a parlare di una generica riconversione degli uffici in centri multi-servizi che non ci convince affatto e che, a nostro parere, è solo l’anticamera della chiusura delle sedi postali”.
“Per quanto ci riguarda -conclude Oliverio- saremo vigili e attenti e ci opporremo a qualsiasi eventuale ipotesi di chiusura degli uffici postali con tutte le nostre forze e con tutti gli strumenti a nostra disposizione per fare in modo che, soprattutto in molti centri della nostra provincia maggiormente esposti a rischio spopolamento, lo stato sociale non diventi solo un vago e lontano ricordo”.
Sempre a proposito di tagli, il Presidente della Provincia di Cosenza ha inviato un telegramma ai PresidentI delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato, Giulia Bongiorno e Filippo Berselli, per evidenziare le gravi preoccupazioni e tensioni registratesi all’indomani della proposta assunta dal Consiglio dei Ministri di sopprimere tre tribunali su quattro in provincia di Cosenza. Nel telegramma si ricorda, inoltre, che il Consiglio Provinciale, riunitosi in seduta straordinaria e aperta ai Sindaci, alle forze sociali, agli operatori di giustizia e agli Ordini professionali, ha approvato all’unanimità un documento di argomentata protesta e ha dato mandato allo stesso presidente Oliverio di chiedere un incontro urgente ai due presidenti in indirizzo.