Loiero su sanità e nuovi ospedali

Catanzaro Salute

“Tutta questa enfasi sulla sanità è priva di senso. Una materia su cui si è perso davvero troppo tempo – ha detto Agazio Loiero (coordinatore politico nazionale Mpa-AD) – e l’uscita dalla procedura d’emergenza non ha certo aiutato. Fa piacere che finalmente si parli esplicitamente di Case della salute (un’invenzione di Prodi e della Turco), fino ad oggi considerate cose di sinistra, neanche da nominare. Strutture che purtroppo, avendo perso i soldi del Fas a causa di un inutile temporeggiamento durato troppi mesi, ora bisogna realizzare con i soli fondi europei, che non consentiranno la fattibilità di tutte quelle inizialmente previste ma soltanto di otto.

Com’è a tutti noto, le Case della salute avrebbero dovuto essere realizzate al 50% con i fondi del Fas e per il rimanente 50% con i fondi europei, ma purtroppo il Fas è stato portato via da Tremonti, nel silenzio anche dello stesso Presidente della Calabria, per essere re-indirizzato al Nord, verso le quote latte o per altre esigenze di quel luogo. Nessuno ha mai contestato la chiusura di certi piccoli ospedali, ma bisogna aver ben presente che quando si chiude un presidio ospedaliero è necessario supplire con uno strumento di base, al servizio del territorio, e volto anche a scongiurare ricoveri impropri che si traducono in un costo altissimo per le finanze regionali. Si dice che è stato dimezzato il disavanzo: ma queste sono il prodotto di manovre obbligate dal Piano di rientro. Semplicemente, non c’era possibilità di fare diversamente. Non c’è stato infatti alcun taglio degli esuberi del personale che avrebbe comportato, questa sì, un’azione virtuosa. Com’è noto, il blocco del turnover fa sì che per ogni quattro unità che escono, se ne può rimpiazzare una soltanto. Inoltre non si capisce davvero come con soli 67 milioni di euro si possano realizzare le Case della salute, tenuto conto che il mutuo portato avanti dalla Giunta di centro-sinistra da me presieduta era di 110 milioni di euro. Forse c’è stata una rimodulazione di cui io, probabilmente per mia colpa, non mi sono accorto. Non vorrei che di fatto mentre si parla di quattro ospedali, in verità si trattasse poi solo di tre perché con la scusa che Catanzaro è indietro l’impressione è che, nella logica ormai abbastanza evidente del depauperamento del capoluogo regionale, si tentasse d’eliminare proprio Catanzaro.

Infine sarebbe stato più prudente evitare il coinvolgimento di Infrastrutture Lombarde. C’è una certa preoccupazione anche per l’affidamento della realizzazione dei nuovi ospedali alla società lombarda, e non è escluso che questa decisione trovi l’ostilità del Tavolo Massicci, causando così un’ulteriore lentezza. Un’ultima considerazione: molti degli osanna sui risparmi della sanità sono stati compiuti da quella stessa SUA che il Presidente Scopelliti in campagna elettorale voleva addirittura eliminare (che è stata una delle cose buone fatte dal centro-sinistra), salvo poi rendersi conto che questo era lo strumento principe del risparmio. Laddove invece una SUA adeguatamente rafforzata poteva davvero rappresentare un utile rimedio per evitare un coinvolgimento così ingombrante come quello d’Infrastrutture Lombarde”.