Sanità, Loiero replica al governatore Scopelliti

Calabria Salute

“Fedele all’impegno di non rispondere ai tramiti (in questo caso lo dico col massimo rispetto verso i deputati), rispondo direttamente a Scopelliti, che come tutti sanno è, di queste note ormai usuali, il suggeritore, e lo si coglie anche dalla procedura: notizia Ansa che arriva a tarda sera per evitare una congrua risposta. Tant’è". E' quanto scrive in una nota di replica l'ex presidente della Regione, Agazio Loiero.

"Proprio oggi, mentre (casualità della sorte) la sanità lombarda di Formigoni è in affanno, tre parlamentari del Pdl: Giovanni Dima, Iole Santelli e Lella Golfo, corrono in soccorso di un Presidente della Regione in verità indifendibile. Penso alla Lombardia per l’assurdità dell’affidamento della realizzazione dei nuovi ospedali a Infrastutture Lombarde, che alla luce di quanto avvenuto oggi complica le cose in Calabria.

Io non capisco davvero come il centrodestra possa pensare che questo tipo di difesa possa giovargli, salvo che non punti a sviare l’attenzione dei media su quanto, nel silenzio dell’intero centrodestra, sta avvenendo nel processo Meta, dove un pentito di quelli pesanti (perché imparentato con i De Stefano) ha parlato dei rapporti tra uno dei capi della famiglia De Stefano e la cosiddetta Reggio bene, Scopelliti incluso.

Ricordo - scrive ancora Loiero nella nota di replica - a chi se ne fosse dimenticato che il settore della sanità è stato gestito, naturalmente sotto la mia vigile Presidenza, prima dalla Lo Moro poi da Spaziante e solo nell’ultimo anno dal sottoscritto. Né l’una né l’altro mi sono mai sembrati particolarmente clientelari. A ciò aggiungo che per confrontarmi sul Piano di rientro andai in Consiglio dei Ministri, solo dopo le minacce di commissariamento fatte reiteratamente dal Presidente del Consiglio Berlusconi e dal Ministro della Sanità Sacconi. Dopo un vivace confronto il verdetto non fu di commissariamento, né poteva esserlo. Certo, so bene che i verbali del Cdm sono secretati, ma siccome all’epoca il Governo era di centrodestra, i tre autorevoli deputati potranno, volendo, informarsi su come andarono le cose.

Tengo solo a precisare - continua Loiero - che io non ho mai assunto persone né ho mai praticato la clientela. Ho solo provveduto a stabilizzare figure che lavoravano in una forma di precariato da più di 10 anni in settori cruciali, a partire da Reggio Calabria. Si pensi solo che all’epoca, di quello che mi toccava presso la sede del Consiglio regionale, non rescissi il contratto con la segretaria del mio predecessore Chiaravalloti e assunsi, cosa che rivelo per la prima volta, due figlie di due capi famiglia, scomparsi durante l’alluvione di Vibo valentia. Laddove invece il 90-95% delle assunzioni, nessuna esclusa, fatte dal mio successore, sono state eseguite ad libitum, in stretta rispondenza al criterio della fedeltà al Presidente e contro ogni legge, Brunetta incluso. E mi si accusa, a me, di sprechi e clientele? Quando fu la Giunta da me presieduta, per la prima volta in Italia, ad istituire la Sua, mettendoci un rigoroso Pm alla guida. Siamo davvero all’assurdo.

Ricordo ancora una volta infine - conclude Loiero - come stabilito e certificato da Kpmg, che l’80% del deficit fu prodotto dal centrodestra, da una giunta di cui l’attuale Presidente fece parte nei primi due anni; solo il rimanente 20% è imputabile al centrosinistra. Non capisco quindi come si possano dire queste cose, a meno che il termine clientelare, nel quale per cultura non mi riconosco, non si riferisca all’affidamento a Franco Petramala, notoriamente mio amico, insieme dell’Asp e dell’Ospedale di Cosenza. Scelta che rifarei, consapevole che Petramala era e resta un manager di qualità, fra i più brillanti che io abbia avuto”.