Amici dei mafiosi assunti in sanità? Loiero a Scopelliti: faccia i nomi
“Il Presidente Scopelliti, inaugurando un reparto di oculistica presso l’ospedale Pugliese di Catanzaro, ne ha combinata una delle sue. Ha affermato che ‘i suoi avversari nel tempo si limitavano ad assumere gli amici dei mafiosi in sanità’. Non nego, anche a sentire i sette pentiti che lo chiamano in causa, la conoscenza e la competenza dell’attuale Presidente in materia di mafia. Siccome però si tratta di un tema assai delicato, lo invito a fare dei nomi, a esplicitare il periodo a cui la sua affermazione fa riferimento. Non fosse altro per il fatto che le giunte da me presiedute, nella passata legislatura, hanno fatto della battaglia alla criminalità un simbolo riconoscibile”.
E’ questa la risposta “stizzita” di Agazio Loiero a Giuseppe Scopelliti. In una nota l’ex governatore della Calabria afferma inoltre che “Non vorrei che il Presidente, angustiato dai sondaggi che registrano una caduta verticale dei consensi della sua parte politica e dalle condizioni in cui versa la Regione da lui presieduta, cominciasse a parlare a ruota libera, come è solito fare quando è in difficoltà. Non c’è un settore, dalla sanità ai rifiuti, dove non si rischi un disastro e mentre nel corso del primo anno il Presidente trovava facile attribuire la colpa per le cose che non andavano alla passata amministrazione, oggi che di anni della sua gestione ne sono passati tre, diventa difficile compiere la stessa operazione. I calabresi, - continua - che pure hanno creduto durante le passate elezioni regionali ai suoi slogan da venditore di almanacchi, non hanno l’anello al naso. Un poco di prudenza - conclude Loiero - non guasterebbe. Nisi caste caute, dicevano i latini. Come dar loro torto?”.