Lunedì 26 aprile manifestazione della Cgil in Calabria

Catanzaro Attualità

Da lunedì 26 aprile parte in tutta Italia la mobilitazione della Cgil "per contrastare il disegno del Governo che toglie libertà e diritti ai lavoratori attraverso la proposta di legge che approderà a inizio settimana alle Camere per avviare da lì, l'iter di approvazione parlamentare. In Calabria, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, - comunica la Cgil regionale - si terranno presidi davanti a tutte le Prefetture della regione per creare un'adeguata informazione che rompa il silenzio con cui Governo prova a varare una misura che limita pesantemente i diritti dei lavoratori e che ripropone il tentativo di aggirare l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori". "La Cgil da mesi - e' scritto in una nota - sta denunciando gli effetti di questa vera e subdola "controriforma" contenuta nel disegno di legge a firma del Ministro Sacconi rinviato alle Camere per le dovute modifiche del testo dal Presidente della Repubblica Napolitano per i gravi vizi di incostituzionalita' riscontrati, gia' prima denunciati dalla Cgil, da giuristi, magistrati e costituzionalisti che ne avevano lanciato l'allarme. Il Ddl del Governo, fra i 50 articoli ed i 140 commi di cui e' composto, nonostante le prime modifiche apportate oggi in Commissione Lavoro della Camera che limitano il ricorso all'arbitrato in caso di licenziamento e venga recepito l'emendamento dell'opposizione (all'art. 20) sull'esposizione all'amianto anche sulle navi di Stato, mantiene misure limitative dei diritti del lavoro a partire dalla previsione della stipula di contratti individuali in cui fin dall'atto dell'assunzione vengono preventivamente definite le condizioni a cui il lavoratore dovra' attenersi in caso di controversia. Nello specifico, ed in presenza di un debole potere contrattuale del lavoratore verso il datore di lavoro, il lavoratore deve acconsentire all'atto della firma del contratto, all'accettazione della clausola compromissoria con la quale in caso di controversia e quindi, di negazione di propri diritti contrattuali, alla rinuncia di ricorso davanti al giudice e comunque, qualora dovesse pure arrivare alla magistratura, questa potrebbe solo pronunciarsi sul presupposto di legittimita' e non nel merito della controversia stessa di lavoro". Secondo la Cgil, "per le condizioni di estrema fragilita' e precarieta' del mercato del lavoro presenti in Calabria dove sono diffuse forme di lavoro nero, sommerso e precario, che espongono i lavoratori e le lavoratrici ad una ricattabilita' continua, la mobilitazione della Cgil contro il disegno di legge del Governo acquista particolare importanza per affermare la piena valenza ed esigibilita' del valore del ccnl, a maggior ragione dove questo rappresenta strumento essenziale di tutela per ogni lavoratore".