Peppe Voltarelli in concerto in Francia

Calabria Tempo Libero

E François Hollande ascolta musiche e testi di Peppe Voltarelli, in auto, rientrando a Parigi, da Avignone. A consegnare il cd "Ultima notte a Mala Strana" al Presidente della Quinta Repubblica Francese, in graditissima visita al villaggio degli artisti, nell'ambito del famoso Festival D’avignon in programma fino al 28 luglio, è stato lo stesso artista calabrese approdato nello splendido capoluogo della Provenza, in questi giorni trasformato nel palcoscenico più grande d’Europa e del mondo. Con strade, teatri, sedi istituzionali, cinema, mostre. Voltarelli ha salutato Mr. Hollande (nella foto con il cd del cantante ed attore calabrese!) ed la neo Ministro della Cultura Aurelie Filippetti. – Emozionato e soddisfatto Voltarelli: stiamo avendo grande accoglienza in questo Paese. La Francia investe in cultura ed ama la canzone italiana.

Per Peppe Voltarelli che, dal 14 al 21 luglio o, dà mostra ancora una volta delle sue straordinarie “doti performative” di cantante attore e visionario del palcoscenico, non è certo la prima volta in Francia: da Nantes, passando per Paris. Il suo ultimo disco “Ultima notte a Mala Strana” è stato pubblicato oltralpe per Chant du Monde.

Al Teatro des Vents si esibiranno, oltre a Voltarelli, altre due voci “d’esportazione” dal sud dell’Italia autori straordinari. Dal 7 al 13 luglio Gabriella Grasso (con l’accompagnamento alla chitarra di Denis Marino), artista preziosa che si muove con disinvoltura tra tradizione siciliana e tango argentino, al suon di chitarra, scacciapensieri, bouzoki e, naturalmente, bandonéon.

Infine dal 22 al 28 luglio il palcoscenico è ceduto a Roberta Carrieri, un’artista della musica e del teatro che canta le sue canzoni – ha scritto Elisabetta Malantrucco per Bravonline.It – come “pagine di diario, come se raccontasse un segreto, ad alta voce o sussurrandolo”.

Migliaia di spettacoli per un festival che quest’anno celebra una ricorrenza speciale: il centenario della nascita di Jean Vilar, fondatore del Festival d’Avignon e tra i più grandi drammaturghi di sempre. Due le sezioni, come sempre: la parte “in”, istituzionale, con Simon McBurney, direttore artistico dell’edizione 2012, ne “Il Maestro e Margherita”, Romeo Castellucci in rappresentanza dell’Italia e della Societas Raffaello Sanzio, Jérome Bel e il suo teatro della diversità con la compagnia formata in prevalenza da ragazzi affetti dalla sindrome di Down. Giusto per fare qualche nome. E poi gli omaggi a Jean Vilar con la Comédie-Francaise, il “Requiem” di Antonio Tabucchi, le conferenze con la partecipazione, tra i tanti, di Juliette Binoche. Alla parte “in” si alterna la coloratissima “off”, costituita dalle compagnie indipendenti che invadono non solo i teatri ma le strade e i luoghi della città. Tante cose da vedere anche qui (www.avignonleoff.com). Con una parte musicale, “Voci”, dedicata ai cantautori “Italiani d’esportazione”, capitanati da Peppe Voltarelli che da un paio d’anni, dopo aver vinto il Premio Tenco nella sezione dialettale, è diventato uno dei tanti innamoramenti francesi per gli chansonnier nostrani, sulla scia di Paolo Conte e Gianmaria Testa. – (Tratto da “Il più grande teatro del mondo incorna il folk rock di Voltarelli” su www.unita.it).