Cosenza: Scalzo sull’istituzione di una seconda Scuola di Medicina

Cosenza Politica

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Antonio Scalzo Gruppo Regionale del Partito Democratico

“La proposta per l'istituzione di una seconda Scuola di Medicina e Chirurgia all'Università di Cosenza ha sollevato una miriade di polemiche tutte rivolte a difendere la Scuola di Medicina e Chirurgia di Catanzaro e a ribadire l'inutilità di una seconda Scuola considerando anche la situazione economica attuale. Questa ambizione da parte della città di Cosenza c'è sempre stata e oltretutto per la classe politica ha sempre rappresentato un cavallo di battaglia per ogni campagna elettorale, questo aveva un senso anni fa, ma oggi, e lo dico come medico, sarebbe un impegno economico enorme e inoltre un doppione rischierebbe di non essere un prestigioso investimento culturale ma al contrario un indebolimento per quello che già abbiamo.

Mi ha sorpreso molto assistere, invece, come ancora non siamo riusciti a metabolizzare questa contrapposizione storica tutto interna alla Calabria, che è sempre stata il nostro tratto peculiare non solo di tipo antropologico ma anche spiccatamente politico che con il passare degli anni si è trasformato nella nostra più grande debolezza. Questo lo dico come consigliere regionale di opposizione, ritengo che su alcune cose non è necessario lavorare su posizioni contraddistinte e separate, ma sarebbe invece vitale rafforzare l'esistente con l'obiettivo di creare eccellenze che siano orgoglio per tutti i calabresi. Rimanere intrappolati nella rivendicazione campanilista per il gusto di compiacere al proprio elettorato, ci riporta ad un passato che appartiene alla nostra storia, ma che dovremmo ritengo dimenticare, ancora vi sono generazioni che hanno impresso nella loro memoria quei tristi giorni di violenza. Il rischio è quello di creare contrapposizioni che possono riaprire antiche ferite, mai emarginate, non possiamo pensare più alle Calabrie, o a quell'antica divisione tra Calabria Citeriore e Calabria Ulteriore, ho il sospetto che la politica per una esigenza tutta propria, rimane in questa querelle spiazzata e come sempre costretta a procedere a passo lento per essere superata dall'andamento delle cose.

Dobbiamo invece rafforzare il polo biologico-medico dell'Università Magna Graecia, sostenendo con un impegno forte la ricerca nelle Scuole, mi riferisco a Medicina e Farmacia, sono a conoscenza di consistenti finanziamenti economici ministeriali su progetti di grande valore scientifico che vedranno la nascita di centri che potrebbero diventare riferimenti nazionali ed internazionali. Non dimentico Giurisprudenza che può rappresentare la possibilità vincente per avere una burocrazia preparata e competitiva, in grado di rivoluzionare la macchina regionale, di dare smalto ed efficienza senza avere sorprese sgradite. Le Università rappresentano la nostra più grande conquista, tramite la loro presenza riusciamo ancora a stare nel mondo globale, per questo motivo non ritengo che sia necessario che qualcuno si prodighi a mettere zizzania solo per il proprio tornaconto.”

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