Rende, Spartaco Pupo incontra dipendenti comunali in agitazione
Una nutrita delegazione di dipendenti comunali, guidata dal rappresentante RSU della Cgil, Luigi De Pandis, ha incontrato ieri pomeriggio, nei locali della sede municipale di piazza Matteotti, a Commenda, il consigliere comunale Spartaco Pupo, per metterlo al corrente dei loro disagi derivanti dalle recenti scelte amministrative in materia di gestione del personale. "Ci molto lavoratori disperati e in agitazione – dichiara Spartaco Pupo – circa una sessantina, che reclamano diritti negati e ingiustizie ricevute in seguito ai recenti provvedimenti della giunta Cavalcanti relativi alla gestione del personale. Dicono di essersi rivolti al sottoscritto dopo avere chiesto più volte ma inutilmente di essere ricevuti dal sindaco Cavalcanti, e dal capogruppo del Pd Principe. Per quanto mi riguarda, dopo aver sentito le loro ragioni, non posso che farmene portavoce in sede istituzionale, chiedendo la collaborazione di chi di dovere. Si tratta per lo più di autisti, uscieri, operatori di biblioteche, operatori ecologici, autisti, meccanici, giardinieri, impiegati vari, che lavorano dignitosamente, alcuni addirittura da trent’anni, alle dipendenze del comune e che sono rimasti letteralmente all’asciutto dalla recente distribuzione del carico delle ore lavorative e dai trasferimenti per mobilità interna. Appartengono tutti alle categorie A e B, tagliate fuori dagli ultimi provvedimenti con cui invece sarebbero stati premiati, in ore e in promozioni, alcuni loro colleghi delle categorie più alte (C e D). Tra questi ultimi ci sarebbe chi è in servizio da solo un anno e mezzo e ha ottenuto l’aumento delle ore lavorative da 18 a 35, contrariamente a chi, come i miei interlocutori, è in servizio 15, 20, 30 anni e non ha visto neanche una sola ora d’aumento. La stessa cosa dicasi per la mobilità, accordata solo ad alcuni senza motivazioni plausibili e obiettive. Le recenti scelte, insomma, con la scusa delle “esigenze di servizio”, sarebbero state compiute secondo il criterio della maggiore o minore "simpatia" dei dipendenti, della "fedeltà" e "appartenenza" politica e della prossimità al potente di turno e ai soliti noti. Questi lavoratori, alcuni dei quali prossimi alla pensione, lamentano di non ricevere lo straordinario e di essere discriminati e abbandonati da dirigenti strapagati e premiati a dismisura, e amministratori del tutto indifferenti alle esigenze dei livelli inferiori. Onde evitare – conclude il consigliere d’opposizione Pupo – che la situazione precipiti turbando la serenità sul luogo di lavoro, e per evitare che vengano confermati i dubbi sulla legittimità dei provvedimenti in questione, con cui si fanno figli e figliastri, con criteri che nulla hanno a che vedere con il riconoscimento dei meriti e dei bisogni, chiedo al sindaco la revoca immediata delle relative delibere, in vista del Bilancio di previsione che andremo a discutere lunedì 30 luglio. C’è ancora tempo per rivedere il quadro complessivo delle esigenze, valutando attentamente ogni situazione e privilegiando la politica dell’ascolto agli atti d’imperio e alle tentazioni clientelari".