Crotone: Akrea, conferenza dei capigruppo consiliari

Crotone Attualità

La conferenza dei Capigruppo del comune di Crotone, si è riunita in data odierna per esaminare la situazione dell'Akrea e dei 12 lavoratori ex Pertusola e in mobilità, che da circa 4 anni sono in forza alla stessa Akrea. I capigruppo rilevano che all'inizio della precedente consiliatura era stato avviato un processo ed un progetto di rilancio, di riorganizzazione e modernizzazione dell'Azienda comunale dedicata alla raccolta dei rifiuti solidi urbani. In forza di tale processo e di tale progetto è stata realizzata la trasformazione della vecchia Aspsc in Akrea ed è stato ridefinito un nuovo assetto e un nuovo impianto organizzativo e amministrativo allo scopo di fare assumere all'Akrea un ruolo preminente, nel difficoltoso sistema dei servizi pubblici locali, nella città e nella provincia di Crotone. In coerenza con tale disegno, il Consiglio Comunale e la Giunta dell'epoca, hanno trasferito all'Akrea una molteplicità di servizi e di funzioni, per irrobustire l'Akrea e renderla sempre più forte e adatta a svolgere una sempre più aggiornata e moderna funzione, al servizio del Comune di Crotone. Questo disegno e questo progetto non ha alternative e conferma ancora oggi tutta la sua validità e urgenza per evitare un clamoroso e doloroso fallimento delle Aziende Pubbliche ed un ulteriore decadimento dei servizi da esse svolti.

La questione che riguarda i 12 lavoratori che si vedono minacciati nella loro continuità lavorativa, non può che inquadrarsi in questo contesto più generale, costituendo la parte più debole di una volontà ad andare indietro piuttosto che avanti, com'è certificato, invece, dalle decisioni e dalle scelte che il massimo organo di indirizzo, il consiglio comunale, ha assunto a suo tempo e confermato a più riprese. Non c'è una questione dei 12. Si tratta di una problematica più generale che va affrontata nel suo insieme, prima che sia troppo tardi, prima che ci sia un pericoloso ritorno al passato, a quello dell'Aspsc e della precarietà, e prima che sia rovinosamente revocato il progetto di rilancio e di modernizzazione dell'Akrea. Infatti, in questo frattemppo, è successo che, invece di rafforzarsi, l'Akrea si è indebolita e fa fatica a soddisfare le minime esigenze organizzative e finanziarie, non ha avviato alcun processo di modernizzazione tecnologica e soprattutto si colgono a più riprese segnali di ripensamento sulla nuova mission dell'Akrea, quando pensiamo, ad esempio, che non tutti i servizi sono stati trasferiti come era negli indirizzi del Consiglio Comunale e alcuni di essi, in particolar modo il Verde Pubblico, sono stati trattenuti, per farne una gestione diretta, senza regole, privatistica e costosa ai danni dell'Akrea e dei lavoratori. Per affrontare questa situazione nel suo complesso, i capigruppo firmatari hanno ritenuto necessario e opportuno chiedere la convocazione di uno specifico consiglio comunale, che è stato indetto il 2 agosto alle 16, per affrontare il tema nella sua complessità e gravità. Nel frattempo, invitano il Sindaco e la Giunta di evitare ogni scelta a danno dei lavoratori e di voler provvedere a utilizzare ogni strumento finanziario per assicurare la continuità lavorativa.