Saldi. Cosenza, Confcommercio fa un bilancio delle vendite

Cosenza Attualità

A quasi tre settimane dall’inizio della stagione dei saldi estivi 2012, il Centro Studi di Confcommercio Cosenza ha tracciato un primo bilancio sull’andamento delle vendite per cercare di avere una misura del livello di soddisfazione dei commercianti e dei consumatori della provincia di Cosenza. Secondo una stima previsionale di Confcommercio Nazionale ogni famiglia italiana quest’anno spenderà in media 248 euro per abbigliamento ed accessori per un importo medio pro capite pari a circa 100 euro, con un calo del 10,68% rispetto all’anno precedente. Sulla base di queste stime si è deciso di effettuare un’indagine conoscitiva per cercare di individuare la dimensione della spesa media e cercare di comprendere le dinamiche dei processi d’acquisto dei consumatori e le aspettative dei negozianti della provincia di Cosenza. L’analisi è stata realizzata attraverso la somministrazione di un questionario rivolto ad un campione rappresentativo di aziende dei settori dell’abbigliamento (63%), calzature e accessori (21%) e dei prodotti per la casa (5%) oltreché ad un campione di persone rappresentative del mondo dei consumatori. Dall’indagine condotta emerge che la maggioranza degli imprenditori del campione ritiene che i saldi abbiano una notevole incidenza sull’andamento delle vendite. Ben il 60% degli intervistati ritiene che i saldi estivi siano “fondamentali” nel determinare i volumi di vendita della stagione ed il 33% li considera “rilevanti”. In particolare, gli imprenditori guardano alla stagione dei saldi come all’opportunità di ridurre le scorte di magazzino (ben il 53%) e di attirare nuovi acquirenti (il 33%). Nonostante le aspettative positive, gli imprenditori intervistati hanno evidenziato un trend negativo nell’andamento delle vendite segnalando un calo compreso tra l’11% ed il 20% rispetto all’anno precedente ed un valore medio della spesa pro-capite per negozio compresa tra 50 euro e 100 euro, dato comunque in linea con le previsioni nazionali.

È evidente il generale contenimento della spesa delle famiglie: per il 54% dei consumatori intervistati la soglia massima di spesa durante tutta la stagione dei saldi estivi è di 150 euro (di questi il 36% ha speso o spenderà non oltre 100 euro). Aumenta però la percentuale di coloro che approfittano dei saldi per effettuare i propri acquisti. Se nel 2011 la percentuale di chi non aveva alcuna intenzione di effettuare degli acquisti nel corso della stagione dei saldi era pari al 15% del campione di indagine, nel 2012 la percentuale è scesa all’8%. Inoltre la metà dei consumatori intervistati prevede di mantenere invariato l’ammontare di spesa complessiva nel periodo dei saldi estivi 2012 rispetto all’anno precedente. Dato questo, che fa ben sperare per il prosieguo della stagione (il termine dei saldi è infatti previsto per il 31 agosto). Il presidente di Confcommercio Cosenza, Klaus Algieri, nel commentare i dati rilevati dal Centro Studi ha affermato: "la generale propensione all’acquisto, anche in periodo di saldi, si è purtroppo ridotta a livello nazionale e le famiglie devono fare i conti con le loro minori disponibilità economiche. Per i consumatori l’acquisto dei prodotti in saldo non rappresenta più uno sfizio, ma è frutto di una scelta ragionata spesso dettata da necessità economiche. Sono sempre più numerosi – ha continuato Algieri - i consumatori che rimandano alcune tipologie di acquisti al periodo dei saldi, mostrando particolare attenzione al prezzo del prodotto ed allo sconto praticato, senza tuttavia rinunciare alla qualità. In ogni caso questi dati riflettono la cautela nei consumi delle famiglie, rilevata anche a livello nazionale".