Saracena: applausi per Recano al Mastromarchi

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Non c’è crisi economica che possa tenere o condizionare fino in fondo una società e un popolo, se non è del tutto esaurito il bagaglio di creatività e di genialità che fa grande ed originale una nazione, come è già capitato per quella italiana. E’ stato, questo, uno dei messaggi più forti, emersi, tra gli altri, nel vis à vis “Incontro Con Rappresentazioni Criminali”, di Lenin Montesanto con l’attore Carmine Recano introdotti dal regista Giuseppe Gagliardi, ieri sera (sabato 28) alla seconda giornata di dibattiti e visioni a Saracinema DOC, la quarta e speciale edizione dedicata ai documentari. Incontro sul tema dell’anti-Racket con il giornalista Danilo Chirico dell'associazione Antimafie Da Sud.

E’ prevista la proiezione del documentario “Mettersi a Posto, Pizzo a Palermo” di Marco Battaglia, Gianluca Donati, Laura Schimmenti, Andrea Zulini. Descrive la situazione attuale del racket delle estorsioni a commercianti e imprenditori a Palermo e testimonia come, alla persistenza del fenomeno mafioso, si contrapponga un’importante disgregazione dei tabù ed una mobilitazione sociale e delle istituzioni per la lotta contro il “pizzo”. – Prima del documentario, si terrà un nuovo vis à vis con Chirico ed il Presidente della commissione regionale anti ‘ndrangheta On. Salvatore Magarò. – Prossimo appuntamento Saracinema DOC, giovedì 2 agosto, con “Il valzer dello zecchino” di Vito Palmieri e “Il corpo delle donne” di Marco Malfi Chindemi e Lorella Zanardo. Un attento e nuovamente affollato Auditorium degli Orti Mastromarchi, nel cuore del centro storico del Paese Del Moscato Passito, ha partecipato alla proiezione del secondo documentario “Diario di uno scuro”, di Fluid Video Crew. Pubblico di tutte le età, con in prima fila il Sindaco Mario Albino Gagliardi, ha partecipato alla meta-comunicazione della storia di un ragazzo come tanti che, inseguendo il sogno di una vita al massimo, si ritrova coinvolto in una corsa inarrestabile che, da giovane studente universitario, lo porterà a divenire un vero e proprio boss mafioso.

Sia lui che Daniela, sua moglie, venivano da famiglie benestanti e insieme hanno cominciato con l’uso delle droghe, in questi primi anni ’80, anni dello sbando, di vuoto, da cui inizia la discesa verso il baratro. Un viaggio in nero che narra una vicenda che ha per sfondo una mafia mai raccontata prima: la Sacra Corona Unita. Dai film con Ferzan Ozpetek, che assolda il partenopeo Recano per la commedia corale con Stefano Accorsi e Margherita Buy Le Fate Ignoranti e, a distanza di dieci anni, nel dramma familiare Un Giorno Perfetto e poi nel pluripremiato Mine Vaganti, alla parte al duro nel film dei fratelli Frazzi, Certi Bambini, tratto dall'altrettanto crudo libro di Diego De Silva, dal ruolo di ispettore in Faccia D’angelo a quello opposto di Rosario, nel film biografico diretto da Giuseppe Gagliardi, Tatanka, la trasposizione per immagini del racconto di Roberto Saviano "Tatanka scatenato", ispirato alla vita del pugile italiano Clemente Russo. – E’ stata questa la parabola di spunti e riflessioni, secchi No! (come quello al ruolo affascinante del mafioso nei film) più battute con applausi che, attraverso le risposte alle domande di Lenin Montesanto, ha consegnato alla platea del Mastromarchi un Carmine Recano attore giovane, brillante, talentuoso e simpatico.