Lamezia Terme senza Vigili del Fuoco

Catanzaro Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’Unione sindacale di base dei Vigili del Fuoco di Lamezia Terme

“Conflenti, Curinga, Decollatura, Falerna, Feroleto Antico, Gizzeria, Jacurso, Lamezia Terme, Maida, Martirano Lombardo, Motta S. Lucia, Nocera Terinese, Platania, S. Mango D’Aquino, S. Pietro a Maida, Serrastretta, Soveria Mannelli. Ieri, 29 luglio 2012, per più di due ore i cittadini che si trovavano nel territorio di uno dei paesi sopra elencati, sono rimasti ‐ inconsapevolmente‐ senza pompieri. L’unica squadra presente nel distaccamento di Nicastro, un distaccamento già bistrattato e ridotto ai minimi termini da qualsiasi punto di vista (sede, mezzi, uomini), ieri di punto in bianco è stato letteralmente “chiuso”; infatti la squadra è stata prelevata di forza e inviata sul versante Jonico Catanzarese.

È un fatto di gravità inaudita : i tempi di percorrenza in questi periodi sono lunghi, i mezzi dei pompieri sono vetusti, gli uomini ‐gli angeli custodi‐ vengono sballottati continuamente di qua e di là ed a volte non ricordano più in quale sede prestano servizio ‐un fattore determinante per la conoscenza del territorio e la prontezza di intervento‐. Sollecitiamo la cittadinanza, le autorità locali, provinciali, regionali e nazionali su questo nuovo caso “Lamezia”; un comprensorio vastissimo e densamente popolato, con le infrastrutture più grandi ed importanti della Calabria, lasciato senza pompieri. Non possiamo stare a guardare passivamente e ‐mai che succeda‐ leggere nella cronaca che chi doveva prevenire, organizzare, gestire i vigili del fuoco, si reca sul posto a constatare la morte di cittadini e fare i rilievi del caso, come avvenuto da poco a Catanzaro.

Il sindacato non ha poteri decisionali, ma responsabilità e coscienza si! Ci attiveremo presso gli organi competenti per far si che, laddove ci siano figuri poco dotati da madre natura, si provveda con dei dirigenti di “sostegno”; molto probabilmente qualche dirigente è un “vero” falso, cioè un tarocco made in china con etichetta falsificata: non ci può essere altra spiegazione a determinate scellerate scelte organizzative del soccorso. In questi casi l’affiancamento di un valido “sostegno” potrebbe garantire una maggior oculatezza, sempre che non ci si rivolga al mercato clandestino”.