Soppressione Tribunali: lettera di disappunto di Oliverio a Franceschini e Finocchiaro

Cosenza Attualità

Il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, in una lettera inviata oggi ai Presidenti del Gruppi Parlamentari del Pd di Camera e Senato, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, ha espresso forte disappunto per la decisione assunta del gruppo Pd di astenersi in Commissione Giustizia del Senato sulla razionalizzazione della rete giudiziaria in Italia.

“Non capisco –si legge nella missiva inviata da Oliverio a Franceschini e Finocchiaro- le motivazioni sulla base delle quali il Gruppo parlamentare del Pd al Senato abbia deciso di astenersi in Commissione Giustizia sullo schema di parere riguardante la razionalizzazione della rete giudiziaria disposta dal Governo, subordinato all’accoglimento di alcune modifiche tra cui il mantenimento in vita dei quattro tribunali calabresi di Lamezia, Paola, Rossano e Castrovillari a rischio soppressione. Le mie perplessità nascono dal fatto che i parlamentari calabresi del Pd, assieme a tutto il partito regionale, avevano concordato con il gruppo dirigente nazionale del partito di assumere una posizione chiara, di netta difesa di tutti i presidi giudiziari calabresi, in primo luogo in considerazione del fatto che la Calabria è una regione particolarmente esposta per la presenza pervasiva sui propri territori della criminalità organizzata.

Smantellare un qualsiasi presidio di giustizia in una realtà come la nostra avrebbe costituito, infatti, un oggettivo indebolimento nella lotta e nel contrasto alla criminalità organizzata ed un messaggio devastante per l’insieme delle forze impegnate quotidianamente in prima linea a contrastare e sconfiggere le organizzazioni criminali e ad affermare la legalità come presupposto per ogni ipotesi realistica di crescita democratica, economica e civile di questa terra”. “Mi auguro –conclude il Presidente della Provincia di Cosenza- che questa linea possa essere rettificata alla Camera dei Deputati dove, nel corso della giornata odierna, la Commissione Giustizia di questo ramo del Parlamento, sarà chiamata a pronunciarsi sulla stessa problematica”.