Cetraro. Dispersione di odori molesti nell’ambiente,Quintieri: “ indaghi la procura della repubblica”

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Emilio Quintieri, Consigliere nazionale dei Vas ed esponente dei Verdi

Secondo il Sindaco del Comune di Cetraro Giuseppe Aieta “è tutto nella norma” ma per Emilio Quintieri, già Consigliere Nazionale dei Vas ed esponente dei Verdi, non è affatto così. Anzi, la problematica sollevata da numerosi cittadini merita di essere oggetto di una inchiesta da parte della Magistratura. La produzione e dispersione nell’ambiente di sostanze maleodoranti, nauseabonde e puzzolenti ove non presentino un carattere del tutto momentaneo e siano intollerabili o almeno idonee a cagionare un fastidio fisico apprezzabile costituisce reato previsto e punito dall’Art. 674 del Codice Penale.

Che i risultati delle analisi chimico - batteriologiche fatte agli impianti di depurazione comunale siano ampiamente conformi ai valori di Legge non c’entra proprio nulla. Non sono per niente d’accordo con il Sindaco – prosegue il Verde Quintieri - sulla “scrupolosità” del lavoro portato avanti dalla Società di Gestione e dal Coordinamento Tecnico istituito dall’Ente Comunale. Il Decreto Legislativo nr. 152/2006 stabilisce espressamente che gli odori provenienti dagli impianti di depurazione “non devono essere causa di molestie” perché altrimenti tali impianti non rientrano nella norma a cui si riferisce il Sindaco. Abito nel Borgo San Marco e da oltre un mese avverto insieme agli altri cittadini una puzza così terribile che provoca la nausea e il Sindaco dice che “è tutto nella norma ?” Ma stiamo scherzando ? Non c’è bisogno di “visitare gli impianti” per rendersi conto del loro cattivo funzionamento perché si percepisce chiaramente nell’atmosfera.

Le Forze dell’Ordine, presenti in maniera massiccia nella nostra Città deserta (altro che “Centro Turistico per Eccellenza”), possono confermare quanto giustamente lamentato dai residenti, villeggianti ed imprenditori locali, ormai stanchi di sopportare questa sgradevole, intollerabile ed inaccettabile puzza idonea a creare disturbo e grave pregiudizio al benessere della popolazione ed allo svolgimento delle attività commerciali, già pesantemente penalizzate dalla crisi economica. La produzione d'odori molesti nei sistemi di raccolta e trattamento delle acque reflue può essere dovuta a sorgenti esterne ed a sorgenti interne. Le prime sono riconducibili alla presenza di composti maleodoranti, già presenti nel liquame in ingresso all'impianto; le seconde si sviluppano in alcuni punti delle linee di trattamento (l. acque e l. fanghi).

Lo sviluppo delle sostanze maleodoranti all'interno degli impianti di trattamento è, salvo casi particolari, sempre da imputarsi alla possibilità che si creino condizioni d'anaerobiosi nelle fasi di trattamento: tal eventualità può essere una caratteristica intrinseca del processo o derivare da problemi di progettazione o, ancora, da conduzione dell'impianto. A monte dell'impianto le principali fonti di odori sono rappresentate dalla rete fognaria e dalle stazioni di sollevamento urbane.

La stima delle concentrazioni delle sostanze maleodoranti, in atmosfera, è effettuata valutando le soglie di fastidio nella zona circostante l'impianto. Per descrivere il trasporto e la diffusione delle emissioni, si utilizza il modello classico Gaussiano (S. J. Williamson, 1973), sviluppato da Pasquill e Gifford per il calcolo della concentrazione massima di un inquinante aeriforme sottovento ad una sorgente puntiforme e non con semplici analisi chimico – batteriologiche che, invece, sono utili per valutare i “valori limite” per l’immissione delle stesse nelle acque superficiali dolci o salmastre.

Per tale motivo – sostiene l’ex Consigliere Nazionale dei Vas - invito il Procuratore della Repubblica di Paola Dottor Giordano ad aprire immediatamente un indagine in merito adottando i consequenziali provvedimenti per impedire la continuazione della dispersione di odori molesti nell’ambiente, non basandosi esclusivamente sulle analisi diramate dal Sindaco ma facendo eseguire da personale tecnico specializzato la “valutazione olfattometrica” che permette di quantificare il superamento della soglia di normale tollerabilità e l’attitudine a recare nocumento alle persone.

Il Sindaco ed i suoi Assessori – conclude l’ecologista Quintieri - cerchino di essere più attenti alle problematiche che riguardano la Città evitando di sminuire quelle poche persone che hanno il coraggio di esporsi a denunciare la cattiva gestione della cosa pubblica e l’inefficienza dell’Amministrazione Comunale e dei suoi Uffici.

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