Cetraro, caso Roveto. Dopo i Radicali anche i Verdi Europei chiedono informazioni

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"Come avevo garantito anche il Gruppo Parlamentare dei Verdi al Parlamento Europeo ha sollevato il problema. Lo ha dichiarato l’ex Consigliere Nazionale dei Vas Emilio Quintieri, esponente della Federazione dei Verdi, dopo l’avvenuta presentazione di una Interrogazione Parlamentare con richiesta di risposta scritta alla Commissione Europea presentata nei giorni scorsi dall’Onorevole Raul Romeva i Rueda, Vice Presidente del Gruppo Parlamentare dei Verdi e membro sostituto della Commissione per le Libertà Civili, la Giustizia e gli Affari Interni del Parlamento Europeo. - Comunica una notza stampa - Per il caso Roveto era intervenuto con un appello anche il Leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli.

Il Deputato spagnolo, su sollecitazione di Quintieri, ha proseguito la battaglia parlamentare iniziata in Italia alla Camera dei Deputati dagli Onorevoli Rita Bernardini, Marco Beltrandi, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Maurizio Turco ed Elisabetta Zamparutti.

I Parlamentari Radicali lo scorso 11 aprile durante la 619^ seduta a Montecitorio hanno presentato una dettagliata Interrogazione Parlamentare ai Ministri della Giustizia Paola Severino e della Salute Renato Balduzzi (Atto nr. 4-15643) con la quale hanno evidenziato la grave situazione del cetrarese Vincenzo Roveto, detenuto nella Casa Circondariale di Palmi (Reggio Calabria) chiedendo un intervento urgente al fin di verificare le sue reali condizioni affinchè siano adottati i provvedimenti più opportuni, per garantire che l’espiazione della pena non si traduca di fatto in un’illegittima violazione dei diritti umani fondamentali, secondo modalità tali peraltro da pregiudicarne irreversibilmente le condizioni psicofisiche, già gravemente compromesse.

I Deputati hanno chiesto quali informazioni dispongano i Ministri del Governo Monti circa i fatti narrati e se non intendano promuovere ogni accertamento di competenza, anche attraverso un ispezione ministeriale, in rapporto ai fatti esposti in premessa, e quali ulteriori iniziative di competenza intendano assumere al fine di tutelare il diritto alla salute del detenuto Roveto. - Continua la nota - Il Deputato dei Verdi ha fatto presente che Vincenzo Roveto dal 2 dicembre del 2010 si trova sottoposto a custodia cautelare preventiva nel Carcere di Palmi, in Calabria poiché accusato di appartenere, insieme ad altre numerose persone, di un Associazione illegale nell’ambito dell’Operazione “Overloading” coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro contro un organizzazione di traffico internazionale di stupefacenti. Il Sig. Roveto è quasi in 1 anno e mezzo in prigione preventiva ed il processo giudiziario di primo grado non è ancora concluso. Il carcerato è obbligato a vivere in una cella di 25 metri quadrati e secondo la famiglia ed altri reclusi Roveto soffre di cancro alla vescica e non sta ricevendo i trattamenti né assistenza medica adeguata. Il carcerato pesa 50 kg e ha bisogno di assistenza costante, anche per camminare e per vestirsi. Roveto potrebbe morire se continuerà in queste condizioni inumane e non sarà assistito immediatamente da medici specializzati.

Le brutte condizioni di incarceramento sono frequenti nelle carceri italiane e da quello che sappiamo – prosegue il Parlamentare Ambientalista – nel 2012 in carcere sono già morte 53 persone delle quali 17 si sono suicidate.
Considerato che gli Articoli 1 e 4 della Carta Fondamentale dei Diritti dell’Unione Europea, stabiliscono che la dignità umana è inviolabile e deve essere rispettata e tutelata e che nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o a trattamenti inumani e degradanti; che la Corte Europea dei Diritti Umani ha stabilito che la carcerazione preventiva deve essere considerata una misura eccezionale e che le condizioni di detenzione che proporzionano un peggioramento della malattia di un carcerato costituiscono un trattamento inumano e degradante e sono proibite dall’Art. 3 della Convenzione Europea dei Diritti Umani e tenuta in considerazione la Raccomandazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa del 1987 sulle Regole Penitenziarie Europee, è stato domandato alla Commissione Europea “che cosa intende fare per garantire le condizioni umane e di salute del carcerato Vincenzo Roveto? Quali misure saranno adottate per garantire il rispetto della normativa europea in materia penitenziaria e porre fine alle condizioni disumane e degradanti nelle quali vivono molti carcerati ?”.

L’Interrogazione Parlamentare con richiesta di risposta scritta è stata presentata a norma dell’Art. 117 del Regolamento Parlamentare e verrà data risposta entro 6 settimane dalla trasmissione alla Commissione Europea da parte del Presidente del Parlamento, il socialdemocratico tedesco Martin Schulz. - Conclude la nota - Per quanto concerne, invece, l’atto di Sindacato Ispettivo formulato dai Deputati Radicali la delega alla risposta è stata demandata al Ministro della Giustizia Paola Severino, recentemente sollecitata dagli Onorevoli interroganti."