Overloading, il sottosegretario alla giustizia Malinconico: abbiamo curato il detenuto Roveto
“Onorevole Bernardini, a fronte delle preoccupazioni da Lei espresse sullo stato di salute del detenuto Vincenzo Roveto e sulle cure prestategli dall’Amministrazione Penitenziaria durante il periodo di detenzione nel Carcere di Palmi, mi preme evidenziare che le notizie acquisite sono del tutto rassicuranti.” Comincia così la risposta fornita in Commissione Giustizia presieduta dal Vice Presidente On. Federico Palomba dal Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia Sabato Malinconico all’Interrogazione Parlamentare nr. 5/07434 sottoscritta dai Deputati Radicali Rita Bernardini, Marco Beltrandi, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Maurizio Turco ed Elisabetta Zamparutti sulle condizioni di salute di Vincenzo Roveto, cetrarese, arrestato nell’ambito dell’Operazione Overloading dalla Distrettuale Antimafia di Catanzaro e, all’epoca dei fatti, detenuto nel Carcere di Palmi. “Il Roveto, infatti, fin dal 15 marzo 2012 e cioè sin dal suo ingresso presso l’Istituto di Palmi, è stato preso in carico dall’Area Sanitaria che ha prontamente riscontrato l’esistenza di problematiche di tipo psichiatrico; tali problematiche hanno, poi, indotto la competente Autorità Giudiziaria a disporre in data 31 Marzo 2012, su segnalazione dell’Area Sanitaria, l’osservazione psichiatrica del Roveto, ai sensi dell’Art. 112 del Decreto del Presidente della Repubblica nr. 230/2000.
Poiché l’unica sezione “Osservandi A.S.” presente sul territorio nazionale risultava all’epoca dei fatti parzialmente chiusa per ristrutturazione, si è provveduto ad individuare una struttura alternativa e l’osservazione del Roveto, previo accordo tra la competente Direzione Generale e l’Autorità Giudiziaria, ha avuto inizio nella Sezione Osservandi della Casa Circondariale di Livorno, dove il Roveto è stato trasferito in data 30 Aprile 2012.” Infatti, i Parlamentari Radicali, sollecitati dall’ecologista radicale Emilio Quintieri, avevano protestato con il Governo perché Roveto rischiava di morire nella sua cella nel Reparto Alta Sicurezza di Palmi a causa di gravi patologie tra cui anche un carcinoma alla vescica chiedendo di garantire al detenuto il diritto inviolabile alla salute valutando la possibilità di sottoporlo agli arresti domiciliari o di farlo ricoverare in idonee strutture sanitarie. “Concluso il periodo di osservazione presso la Sezione Osservandi di Livorno, il Roveto è stato assegnato, per esigenze di opportunità penitenziaria, alla Casa Circondariale di Agrigento : qui il detenuto è rimasto dal 19 Giugno 2012 al 18 Agosto 2012, data in cui gli sono stati concessi gli arresti domiciliari”.
Il “caso Roveto” sempre su sollecitazione dell’esponente dei Verdi Quintieri era finito anche all’attenzione della Commissione Europea con un’Interrogazione sottoscritta dal Vice Presidente del Gruppo Parlamentare dei Verdi Raul Romeva i Rueda il 23 Aprile 2012 alla quale poi il 7 Giugno 2012 rispose la Signora Viviane Reding, Vice Presidente della Commissione Barroso II e Commissaria Europea alla Giustizia attribuendo le responsabilità relative ai problemi di detenzione, sia se si riferiscano ai detenuti in attesa di giudizio o a persone condannate, agli Stati Membri. “Spetta alle Autorità Nazionali effettuare la valutazione richiesta dall’Onorevole Parlamentare, secondo le circostanze ed il contesto nonché in conformità delle norme di diritto nazionale ed internazionale. Sono gli Stati Membri, da soli, a garantire che i loro obblighi in materia di diritti fondamentali – come derivanti da accordi internazionali e dalla loro legislazione interna – vengano rispettati” aveva detto la Commissaria Reding.
“Per quanto riguarda, infine, la patologia tumorale citata nell’Interrogazione – ha proseguito il Sottosegretario alla Giustizia del Governo Monti - comunico che dall’esame della cartella clinica del Roveto non risulta che lo stesso sia affetto da alcuna recidiva della malattia, che lo ha colpito in passato. Per completezza di informazione – conclude il Sottosegretario Malinconico - rappresento, altresì, che l’attenzione dell’Amministrazione Penitenziaria verso le condizioni di salute del Roveto è stata massima anche durante la permanenza presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia, l’Istituto dove il predetto detenuto ha fatto ingresso in data 2 Dicembre 2010, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dalla Procura della Repubblica DDA di Catanzaro per il reato di cui all’Articolo 416 bis ed altro. Il Roveto, infatti, nel solo anno 2011, oltre ad usufruire dell’assistenza medica intramuraria, è stato sottoposto a ben oltre 10 visite mediche specialistiche presso strutture ospedaliere esterne”.
L’Onorevole Rita Bernardini, Deputata Radicale membro della Commissione Giustizia della Camera, replicando al Sottosegretario Sabato Malinconico ha fatto presente come la risposta del Governo confermi la costante sottovalutazione dello stato di salute dei detenuti da parte dell’Amministrazione e l’illogicità dei trasferimenti subiti dal detenuto in questione, affetto da problematiche di tipo psichiatrico. Questi infatti, nel giro di pochi mesi, da Palmi è stato trasferito prima a Livorno, poi ad Agrigento e quindi posto agli arresti domiciliari”.