Rossano: tribunali, unità valore aggiunto
La decisione delle due commissioni parlamentari, a salvaguardia dei tribunali minori, tra i quali quello di Rossano, è la dimostrazione della qualità e dell’unità degli sforzi messi in campo da tutte le forze politiche, senza alcuna distinzione. Questa unità va adesso difesa e ribadita su tutti gli altri fronti aperti. L’auspicio, ora, è che il Governo Monti non vanifichi questa nostra battaglia di civiltà e di cittadinanza. – E’, in sintesi, quanto dichiara il Primo Cittadino, Giuseppe Antoniotti, sottolineando il valore aggiunto e storico della sinergia, coagulatasi nell’Area Urbana, tra rappresentanti del mondo delle professioni, dell’associazionismo, della politica, della Chiesa e delle istituzioni.
Dichiarazione del sindaco Giuseppe Antoniotti
“La determinazione dimostrata negli ultimi giorni dai due rami del Parlamento, chiaramente e motivatamente a favore della salvaguardia dei tribunali cosiddetti “minori” della nostra regione, tra i quali quello di Rossano, dimostrano, qualora ve ne fosse bisogno, anzi tutto la qualità degli sforzi messi in campo, in modo unitario e sinergico, da tutte le forze politiche, sociali, professionali e associative coinvolte in questa battaglia di civiltà, di cittadinanza, di democrazia e di giustizia. Oggi possiamo davvero dire che il territorio dell’Area Urbana Corigliano-Rossano è stato capace di farsi ascoltare, non per ragioni di tipo clientelare o per vagheggiamenti campanilistici, ma portando nelle sedi istituzionali romane l’esigenza di una terra che, nel suo insieme, aveva ed ha bisogno di giustizia e di presenza non solo simbolica dello Stato. Per mesi mi sono svestito di ogni appartenenza politica, interpretando il ruolo di sindaco ad esclusiva e strenua difesa del mio tribunale, il tribunale del territorio ed invocando l’unità come metodo di più efficace rivendicazione presso le sedi istituzionali sovra regionali. E’ stata una battaglia combattuta fianco a fianco con il Presidente dell’Ordine Trento insieme a tutti gli avvocati, col Presidente del Consiglio Comunale Scarcello, con le associazioni forensi (dalla Camera Penale a quella Civile all’AIGA), col consigliere regionale Caputo, col deputato Giovanni Dima e con l’Arcivescovo Santo Marcianò. Insieme siamo arrivati a questo risultato che è di tutti. Ecco perchè oggi non riuscirei a nascondere l’emozione per quella che appare, per tutti noi, una delle più importanti e storiche assunzioni di responsabilità della deputazione calabrese nel Parlamento del nostro Paese, frutto dell’ascolto e della collaborazione con i territori. Senza l’unità dimostrata ogni giorno ed in tutti i contesti, con il solo obiettivo di far capire la profonda ingiustizia contenuta in un provvedimento di tagli lineari fatto a tavolino e calato dall’alto, non saremmo oggi arrivati a questo traguardo che non è ancora definitivo. Anche per questo, questa unità, adesso, va difesa e trasformata nel più durevole valore aggiunto per iniziare a parlare con una sola voce anche per tutte le altre questioni aperte. Con questa consapevolezza, intrisa del messaggio e dell’esigenza di far prevalere l’unità sulle grandi sfide democratiche, continueremo a tenere alta l’attenzione, augurandoci che il Governo Monti, soprattutto il Ministro Severino sapranno interpretare senza vanificarle le nostre richiesta e le nostre esigenze”.
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