Reggio Calabria, due arresti per evasione dai domiciliari
Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria hanno tratto in arresto due persone accusate del reato di evasione dagli arresti domiciliari. Nel corso delle ultime settimane i Carabinieri hanno intensificato i controlli delle persone sottoposte al regime degli arresti domiciliari e delle misure di prevenzione. Proprio nell’ambito di tali servizi, nella notte di giovedì scorso, i militari hanno sorpreso un giovane, di anni 21, fuori dalla propria abitazione pur essendo colpito dal predetto provvedimento restrittivo della libertà personale. I
n particolare, il ragazzo era intento, incurante completamente dei rischi cui andava incontro, a trascorrere la serata in compagnia degli amici all’interno di uno dei lidi della via Marina bassa, luogo di ritrovo per migliaia di giovani durante le calde sere d’estate. I militari lo avevano immediatamente notato, riconoscendolo immediatamente proprio in virtù dei numerosi controlli effettuati nel corso della giornata. Il ragazzo, riconosciuti anch’egli i militari, cercava di guadagnare subito l’uscita del locale in modo da dileguarsi il più rapidamente possibile.
I militari cominciavano così un breve inseguimento dell’evaso lungo la via Marina alta, tra lo stupore generale della folla, riuscendo a bloccarlo dopo pochi metri e a trasportalo presso gli uffici della Stazione di Reggio Calabria Principale dove lo stesso veniva dichiarato in stato d’arresto. Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Pellaro, sempre nell’ambito dell’intensificazione dei controlli degli arresti domiciliari, hanno tratto in arresto un reggino, di anni 42, anch’egli accusato del reato di evasione. In particolare, i militari avevano sorpreso l’uomo fuori dalla propria abitazione, in violazione degli obblighi imposti dall’Autorità giudiziaria. Fermato e condotto presso gli uffici del Comando Stazione, ai militari l’uomo si è giustificato ammettendo di essersi allontanato da casa per un litigio familiare cui era stato coinvolto. L’uomo è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione Rione Modena in attesa della celebrazione del giudizio direttissimo previsto per la mattinata di oggi, a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.