‘Ndrangheta: Gratteri, impossibile infiltrarsi in matrimoni di mafia
"Oggi la 'ndrangheta vende e rende, anche a chi non è calabrese, non sa niente di 'ndrangheta e viene pure pagato con i soldi dei contribuenti per realizzare festival letterari sulla mafia dove Gratteri non è preenza gradita". A dichiararlo è stato ieri sera a "Legalitàlia" Nicola Gratteri, procuratore aggiunto alla DDA reggina, in riferimento alla recente inchiesta de "L'Espresso" sui "matrimoni d'onore" raccontati dal giornalista Lirio Abbate, il quale si sarebbe infiltrato al ricevimento nunziale di una giovane coppia del vibonese. "E' impossibile riuscire ad intrufolarsi in un matrimonio di 'ndrangheta, noi ci abbiamo provato con i migliori uomini della Polizia e dei Carabinieri per anni - ha incalzato Gratteri - e sfido chiunque a riuscire ad entrare da estraneo ad un ricevimento del genere e a non uscire sciolto come una saponetta".
Durissimo anche il leader di Ammazzateci Tutti, "smettendo i panni di giornalista per rimettere quelli di calabrese e presidente di Ammazzateci Tutti", che ha invitato il collega Abbate "a toni meno saccenti contro la popolazione calabrese e ad andare, e andarci per davvero, ad un qualsiasi ricevimento non mafioso, in Calabria o nella Sicilia di Abbate fa poca differenza". "Ci sono madri che hanno i rotoli di ciccia che tanto hanno stupito il mio amico Lirio - ha detto Pecora - perché magari indossano lo stesso vestito di cinque anni prima, perché non hanno i soldi per potersi permettere altro, perché fanno le cameriere a 6 euro all'ora, pur di mettere da parte i soldi necessari a consentire alla figlia un matrimonio da principessa".
Anche Gratteri è d'accordo: "E' vero, dalle nostre parti c'è questa consuetudine dei grandi banchetti, dello sfarzo, dell'apparire. E non solo nelle famiglie mafiose, ma in tutte, anche in quelle che si indebitano fino al collo e che purtroppo si mettono in mano agli usurai pur di dare ai propri figli un matrimonio regale".