Cirò. Il sindaco Caruso replica al Pd: no alla cultura del sospetto
“Il circolo del PD di Cirò (Crotone, ndr.) tenta di insinuare artificiosamente sospetti sulla correttezza dell’attività Amministrativa, esaltando ancora una volta il suo principio ispiratore: fare aumentare il senso di confusione, con la pretesa ridicola di essere il depositario della verità. Nonostante ormai da anni sono abituato a leggere teoremi suggestivi e fantasiosi nei comunicati stampa del locale circolo PD, non posso accettare il progetto poco politico di inficiare a tutti i costi l’operato dell’amministrazione che ho l’onore di rappresentare, nonché il lavoro e l’impegno del Vice Sindaco e di tutta la compagine amministrativa che con competenza e dedizione, giornalmente, cerca di far decollare questo paese esaltando le numerose positività, nonostante l’affanno della carenza di risorse”.
E’ quanto sostiene in una nota stamoa il sindaco della cittadina crotonese, Mario Caruso. Nella stessa il prima cittadino si chiede inoltre “… a quale gestione clientelare o familiare il PD di Cirò insinui il sospetto, poiché noi diversamente da loro, ripudiamo l’esaltazione generazionale di leader della stessa casata, la denigrazione altrui, la politica dell’incarico di sottogoverno. Questa Amministrazione, come la precedente, opera con trasparenza e legalità nel rispetto dei principi dell’ordinamento degli enti locali. Da la possibilità sia pur a tempo determinato a numerosi giovani di lavorare onestamente anche quando questi sono stati candidati o hanno votato liste del PD; riconosce e finanzia tutte le Associazioni socio-culturali, stipulando convenzioni per la gestione di servizi comunali e non solo per le pur gradite feste prettamente culinarie”.
“Credo che – prosegue Caruso - il politico di Cirò e, non solo, dovrebbe operare secondo coscienza per elevare socialmente, culturalmente e, se possibile, economicamente, la comunità cristiana e laica in cui vive senza strumentalizzare con faziosità e con pettegolezzo denigratorio l’operato altrui. Chi si propone alla guida di una comunità, deve contribuire all’attività amministrativa con progetti e opportunità fattibili, degni di essere considerati da chi governa, momenti inscindibili di sviluppo. Questa è opposizione”.
“La cultura del sospetto non ci appartiene – afferma il sindaco di Cirò. Noi siamo abituati ad operare alla luce del sole, non denigriamo a tutti i costi, anche con l’uso dell’anonimato, il nostro avversario, cercando di far ricadere il paese nel buio della politica. Noi crediamo che il dialogo e il confronto costruttivo sia salutare alla nostra comunità, che è diventata in pochi anni, attraverso un oculata gestione amministrativa. Attrattore culturale di sviluppo. In questo contesto di crisi, cari amici del PD – conclude Caruso - le comunità devono restare unite e i partiti responsabilmente devono aiutare questo percorso, senza chiaramente intaccare le diversità e la critica costruttiva che è salutare per chi amministra”.