Sant’Agata D’Esaro, “Arthemisia Musica Classica Festival Internazionale”
Con la sfilata e col concerto di apertura inizia a Sant’Agata D’Esaro lunedì 20 agosto “Arthemisia – Musica Classica Festival Internazionale per Emilio Martorelli”. Il festival, che è promosso dall’Amministrazione comunale di Sant’Agata D’Esaro (Cosenza), è dedicato alla memoria del Maestro Martorelli, nativo di S.Agata e scomparso nel 1994. Il giovanissimo Emilio assunse la direzione della banda locale, impegno che, ad eccezione di un breve periodo, mantenne per tutta la vita. Partecipò a congressi nazionali e ottenne dal Conservatorio Santa Cecilia in Roma il diploma in Direzione Bandistica.
Ha svolto per oltre venti anni corsi di Orientamento Musicale con una larga partecipazione di giovani. Quest’anno il programma non prevede solo, com’è tradizione, concerti di alto livello, ma anche la promozione del “Campus Internazionale di Musica” con Corsi di Perfezionamento e Master-Class a cui interverranno docenti e Maestri collaboratori di chiara fama. Il quadro si completa con una serie di eventi come la “Fiera Expo”, all’interno della quale vi sarà un’esposizione di strumenti musicali prodotti dalle migliori case costruttrici mondiali e curata da alcuni partners del Festival, vi troverà sede un punto vendita di accessori, un centro riparazioni per strumenti a fiato, si svolgeranno delle conferenze tematiche. Il festival “Arthemisia”, che si concluderà il 26 agosto, è giunto oramai alla sua undicesima edizione, a testimonianza di una sua specifica vocazione all’arte e all’eccellenza. Ma è solo dal tempo della precedente Giunta Bisignani che il Comune ha investito nella manifestazione sia dal punto di vista finanziario che dell’impegno.
“Il cuore dell’iniziativa – ha dichiarato l’attuale Sindaco Luca Branda - è la valorizzazione della bellezza come risorsa, e la musica non è solo la scienza dell’organizzazione dei suoni; è anche il frutto dell’abilità umana di creare ciò che ci appare sublime in forma incorporea”. Con l’attuale Giunta Branda si assiste infatti ad una ulteriore valorizzazione dell’iniziativa: musica, formazione e tradizione si fondono in un unicum che disegna e dà lustro all’identità di Sant’Agata D’Esaro, e il Festival diventa un’occasione di incontro culturale che va ben oltre i confini del Comune e della Provincia.