Libri: emozioni, simboli e misteri attorno al Castello di Cirò
Cirò come Stone Henge, Machu Pichu e le Piramidi della Valle dei Re hanno serbato un segreto per secoli, ma solo il metodo galileiano e la sagacia dell’uomo riuscirono a dare all’umanità ciò che l’uomo carpì in natura. È, questo, quanto ha scritto Pino Strangi, attualmente docente di Fisica all’Università di Cleveland negli Usa, a Salvatore Costa autore del libro “Il monumento misterioso – pavimentazione della corte del Castello di Cirò” presentato ieri (venerdì 17) sulla Terrazza dei Musei nel centro storico della Città del Vino e di Lilio. Molto soddisfatto per l’ennesima tappa e sfida culturale vinta, il sindaco Mario Caruso che ha lanciato due appelli. Il primo: rilanciare Cirò con la scienza astronomica. Il secondo, rivolto ai proprietari del Castello, già più volte sollecitati, a cederlo.
Una presentazione molto interessante e curata nei minimi dettagli. La storia correlata da simboli e, quindi, con tocchi esoterici ha visto un pubblico attentissimo che, infatti, non ha esitato a partecipare con numerose domande e riflessioni. Astrologia, scienza, fisica, numeri, un pavimento che sembra celare mistero e fascino. L’architetto Costa ne è sicuro: la pavimentazione all’interno della Corte Carafa è da associare al pensiero liliano. La geometria della pavimentazione del Castello – si legge nel libro di Costa – mette in risalto una stella, un cerchio nel quale sono circoscritti due ennagoni ed infine un cerchietto al centro. Dal cerchio più grande partono le quattro direttrici secondo le direzioni cardinali, e, nella trama, si riscontrato anche molti simboli. E ancora, sempre nel cerchio grande si riscontrano numeri da 1 a 9 che hanno significati importanti. La decodificazione dei simboli presenti – precisa l’architetto – potrebbe impegnare studiosi di ogni tipo. La finalità della mia ricerca – conclude l’architetto – è quello di far luce su una totale ombra.
Anche questo nuovo appuntamento – ha detto Caruso – riprende, esalta e rilancia gli aspetti culturali del nostro territorio. L’architetto Costa ci ha aiutati e continua tutt’ora a portare avanti il sogno liliano. È stato proprio con lui che nel 2008 – ha continuato – abbiamo iniziato a cavalcare questa ambizione. Questo lavoro è importante e va messo in adeguata evidenza. Purtroppo il Castello è ancora in mano ai proprietari. Abbiamo tentato più volte di stimolarli – precisa il Sindaco – ed arrivare ad un bonario compromesso, ma ancora non ci siamo riusciti. Fortemente interessato al tema della serata, lo stesso Caruso ha infine avanzato una ipotesi all’architetto Salvatore Costa. “E se questo studio – ha detto – fosse riferito a Giano Lacinio? Anche lui cirotano di nascita e alchimista, altro nome importante della nostra storia? Cirò ha dato i natali a numerosi uomini di spessore dell’antichità – ha concluso il Sindaco – ecco perché bisogna ripartire da questo patrimonio di uomini, storia, presenze, tracce, simboli e cultura”. – Gli appuntamenti della 6° Edizione città del vino e di Lilio continuano, sempre sulla scia di quel sogno liliano, domani domenica 19 alle ore 21 in Piazza della Repubblica con il Monologo “Il Lunario di Aloisius Lilius” con la regia di Domenico Madera, l’accompagnamento musicale di Nico Fuscaldo e Katia Arcuri al pianoforte, e, infine, una degustazione di vini dell’azienda vitivinicola Malena.