San Basile: un largo alla straordinaria figura del gigante buono
Giovedì 23 agosto alle 21,30 all’anfiteatro comunale di San Basile ci sarà l’inaugurazione del Largo intitolato a Giuseppe Di Vagno, primo parlamentare italiano vittima del fascismo. Seguirà la proiezione del docufilm “Lutto di Civiltà” di Pier Luigi Ferrandini, corto di venti minuti realizzato all’interno del Progetto Memoria 2010 di Apulia Film Commission. Alla manifestazione, inserita nel programma estivo del comune, che racchiude teatro, musica e arte, parteciperanno l’On Giuseppe Di Vagno jr - figlio del martire socialista, parlamentare socialista già sindaco di Conversano (BA) - ed il Presidente della Fondazione “Giuseppe Di Vagno”, Avv. Gianvito Mastroleo. “L’Amministrazione Comunale, perseguendo le finalità del proprio programma amministrativo, ha determinato il riordino della toponomastica cittadina, - spiega l’Assessore all’Urbanistica Angelo Boccia, in tale ambito abbiamo voluto dedicare uno spazio alla straordinaria figura di Giuseppe Di Vagno (1889-1921), che come lo stesso Presidente Napolitano ha sottolineato deve essere oggi uno straordinario esempio, soprattutto, per le giovani generazioni, a non svilire la politica a puro pragmatismo e calcolo di carriera”.
Soprannominato da Filippo Turati "il gigante buono" per la sua statura, Di Vagno nasce a Conversano da famiglia di piccoli proprietari: dopo il liceo nel locale Seminario, studia Legge a Roma e, sotto la guida di Enrico Ferri, abbraccia il Socialismo. Torna a Conversano e si dedica alla politica: sconfigge gli agrari; è consigliere Provinciale e con Gaetano Salvemini s’impegna per la diffusione dell’istruzione e per le infrastrutture civili; organizza e difende il popolo dei braccianti e contadini; manifesta il proprio dissenso contro la guerra (1915-18); per questi motivi è internato in Toscana, prima, in Sardegna poi. Candidato alla Camera per il collegio Bari Foggia è eletto Deputato nel maggio 1921, nel nome del “suo Sud”, sotto il Governo Giolitti avviò i lavori per l'Acquedotto Pugliese.
I fascisti lo considerano l’unico vero ostacolo alla loro avanzata in Puglia; dopo vari attentati riescono ad assassinarlo, con tre colpi di pistola sparati alla schiena, a Mola di Bari il 25 settembre 1921. Gli assassini furono individuati e processati, ma poterono tornare a Conversano accolti dai fascisti in modo trionfale, in seguito all'amnistia voluta da Mussolini per i "crimini in favore dello stato fascista". Nel corso delle celebrazioni per il 90º anniversario della sua uccisione, il 14 luglio dello scorso anno è stato presentato alla Camera dei deputati lo studio critico degli atti relativi al processo contro i suoi aggressori, a dicembre è stata inaugurata all'Archivio di Stato di Potenza la mostra documentaria degli atti del processo. A partire dal 2004 è stato assegnato in sua memoria un biennale Premio di studio e di ricerca storico culturale “Giuseppe Di Vagno”. La Fondazione Giuseppe Di Vagno istituita negli anni ’70, ha sede in Conversano (Bari), si occupa di ricerca storica e di promozione culturale, attraverso anche il suo importante Archivio Storico e la Biblioteca. Organizza eventi culturali vari, fra cui il Festival Lector in Fabula, giunto alla VIII Edizione. Iscritta alla Tabella del Ministero Beni Culturali, ha come soci pubblici la Regione Puglia, Le Provincie di Bari e Lecce e diversi Comuni della Puglia.