Archeologia. testa di leone nello jonio, Bonomi: “Pezzo Enigmatico”
Un "pezzo enigmatico" da "sottoporre a una serie di indagini". Così la sovrintendente ai Beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, ha commentato la notizia del ritrovamento da parte di un gruppo di sub di un'effigie raffigurante una testa di leone, alta circa 50 centimetri e di un peso di 15 chili, nel mar Jonio, al largo di Capo Bruzzano. I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale di Cosenza hanno già avviato un'indagine, immergendosi nel tratto di mare dove è stato ritrovato il reperto per verificare l'eventuale presenza di un relitto o comunque di altri manufatti.
"E' un oggetto non banale dalle linee classiche, in bronzo appesantito da piombo - ha spiegato Bonomi, "ma molto rovinato". Per quanto riguarda la datazione, ha spiegato, "potrebbe essere di epoca romana ma anche del Rinascimento". Sulla vicenda della statua o presunta armatura incagliata tra gli scogli e segnalata dai sub che hanno fatto la scoperta (in realtà si trattava di un radiatore), Bonomi stigmatizza: "Una statua? direi che si tratta più di una bufala”.