“Coca” purissima in arrivo dal Sud America, sequestrati 58 kg nel porto di Gioia Tauro
La Guardia di Finanza di Reggio Calabria e Gioia Tauro, insieme ai Funzionari dell’Agenzia delle Dogane-Ufficio Centrale Antifrode, hanno sequestrato un carico complessivo di circa 58 chilogrammi di cocaina purissima, ritrovati all'interno di un container in transito presso il porto calabrese e sbarcato dalla nave mercantile Msc Fabienne.
L'OPERAZIONE di stamani s’inquadra nell'ambito di una più vasta attività di polizia giudiziaria che ha consentito, dopo una serie di incroci documentali e controlli eseguiti - anche con scanner - su numerosi container in transito presso il porto di Gioia Tauro, di individuare il carico di droga formalmente destinato in Turchia e proveniente dal Cile. La merce avrebbe fruttato sul mercato, con la vendita al dettaglio, circa 12 milioni di euro.
I sospetti degli investigatori erano sorti dalla comparazione tra la documentazione doganale e le caratteristiche fisiche del carico, costituito da “blocchi di metallo”. Dopo dei controlli, i Finanzieri ed i Funzionari della Dogana hanno così contato, all’interno di un borsone abilmente occultato nel carico, 50 panetti di droga, per il peso complessivo di 58 kg.
L’operazione di stamani - condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, nella persona del Procuratore Aggiunto Michele Prestipino Giarritta e del Sostitiuto Alessandra Cerreti, in stretto e costante coordinamento con la Procura della Repubblica di Palmi – arriva a distanza di circa una settimana dall’ultimo sequestro di 28 Kg di cocaina, secondo gli inquirenti è “l’ulteriore conferma di come il porto di Gioia Tauro continui a rivelarsi lo snodo centrale nelle rotte dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti provenienti dal Sud America. A tal proposito, dall’inizio dell’anno 2012 – proseguono - è stato sottoposto a sequestro un quantitativo complessivo di droga pari a 1.650 kg circa di cocaina, che si aggiungono ai 1.082 Kg. sottoposti a sequestro nel corso dell’anno 2011”.
