Sicurezza stradale: il pericolo occulto dello spartitraffico per gli automobilisti

Calabria Attualità

Lo “Sportello dei Diritti” riceve continuamente segnalazioni relative a possibili situazioni di pericolo occulto sulle strade. Una serie interminabile di lamentele che riguardano il mancato rispetto da parte degli enti gestori o custodi delle strade delle più elementari indicazioni normative e regolamentari di posizionamento della segnaletica, della costruzione di rotatorie o delle stesse vie urbane o extraurbane che siano.

È vero che nella gran parte dei casi d’incidente stradale è colpa della guida imprudente di automobilisti distratti, ma è anche vero che a volte sono le caratteristiche delle strade o la segnaletica posizionata non correttamente ad essere cause esse stesse di pericoli per chi percorre le vie nostrane. L’ennesima prova di quanto sottolineato da Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” è data dagli scatti effettuati con un telefonino da un automobilista ove si evince come uno spartitraffico appena posizionato in pieno centro urbano a Lecce sulla via San Domenico Savio e relativo segnale stradale siano stati letteralmente “cavalcati” dalle autovetture che ci hanno marciato sopra nonostante la notevole altezza rispetto al manto stradale, anche perché difficile da vedere il paletto grigio metallico in ore notturne, mancando la necessaria segnalazione luminosa.

A tal proposito è utile far presente la sentenza n. 26736 del 13 dicembre 2011, emessa dalla terza sezione civile della Suprema Corte, che aveva rinviato una causa alla Corte d'Appello di Milano perché i giudici di merito non avevano adeguatamente motivato il diniego della responsabilità del Comune di Milano. Secondo gli ermellini, doveva essere indagata meglio la pericolosità di uno spartitraffico sulla cui testata era fissato un paletto metallico che causò la perdita di una gamba per il motociclista.