Tasse: aumenta la tarsu oltre 20%
Aumenta con la crisi la tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani: complice la diminuzione dei trasferimenti statali i Comuni sono stati costretti a inasprire le aliquote con l'obiettivo di assicurare l'erogazione dei servizi ai cittadini. Una situazione che ha portato a far pagare a ogni abitante della penisola 88,4 euro nel 2010 contro i 73,4 euro del 2007 con un aumento del 20,44% in termini percentuali. È quanto emerge da un'analisi condotta dall'Ancot, l'Associazione Nazionale Consulenti Tributari su dati Ifel - Istituto per la Finanza e l'Economia Locale.
Analizzando la disaggregazione per regione emerge che l'aumento più consistente della tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani è avvenuta in Umbria dove l'incremento per ciascun abitante è stato pari a 45,1 euro che in termini percentuali e' pari a +72,28%. Diminuisce la tassa in Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta. Dopo l'Umbria figurano: Campania +37,63%, Sicilia 30,06%, Puglia 23,33%, Abruzzo 21,88%, Liguria 20,40%, Veneto 20,09%, Piemonte 18,61%, Calabria 17,19%, Lazio 17,15%, Marche 17,15%, Friuli Venezia Giulia 15,85%, Basilicata 14,68%, Lombardia 14,58%, Molise 13,80%, Toscana 13,29%, Sardegna 12,99%, Emilia Romagna 8,23%.