Rossano: Comune, 44 unità in meno in 5 anni
“Se non fosse per il dovere di informare e condividere con la Città, così come abbiamo sempre fatto e dimostrato, scelte e visioni di governo, avremmo già smesso, da tempo, di legittimare, con le nostre sole risposte, la cantilena penosa, strumentale ed auto-referenziale dei soliti tre consiglieri. una minoranza della minoranza che, nei fatti e nella gente, resta sempre tale. Proprio per questa cronica, insanabile ed immatura incapacità di dialogo e di proposta. Una patologia grave che inquina dibattito e confronto e che condanna, quanti ne sono affetti, ad un perenne nanismo politico!”. È quanto riportato in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa del Comune.
“Non è d’altronde possibile dover leggere, a distanza di settimane, sempre lo stesso assurdo ritornello su una vicenda, quella del personale, che è arcinota ai rossanesi proprio perché l’Esecutivo Antoniotti, in tutte le occasioni, ha sempre fornito tutti i chiarimenti e le spiegazioni possibili. Con la coscienza a posto, in assoluta trasparenza e per l’ennesima volta ripetiamo che le scelte operate dall’Amministrazione Comunale, anche in materia di personale, erano e restano legittime, trasparenti, doverose e motivate solo ed esclusivamente dalla necessità di consentire ad una macchina comunale, falcidiata da 44 unità in meno ale dal 2007 ad oggi, di poter continuare a funzionare correttamente e nell’interesse generale. Ma come si può continuare ad insistere su un dato che è di tutta evidenza? in 5 anni il comune di rossano ha perso, per pensionamenti e cessazioni varie, 44 tra dipendenti e funzionari con qualifiche e ruoli diversi. – Ed è soltanto per far fronte a questo vuoto oggettivo di risorse umane, che ha messo di fatto in discussione la stessa normale funzionalità dell’ente, ma anche in previsione dei pensionamenti futuri, che l’Amministrazione Comunale Antoniotti, appena insediatasi, ha dovuto procedere, attraverso le diverse scelte ponderate ed assunte, nel rispetto delle leggi e della fotografia esistente nell’ereditato personale comunale, a ricostituire ed integrare un apparato altrimenti inficiato, monco e bloccato. Sono stati portati a termine gli stessi concorsi, come quello per un geometra, avviati ma non conclusi dalla passata amministrazione!”
Prosegue la nota “ Un solo errore, in assoluta buona fede, è stato commesso ed ammesso in tutte le occasioni: l’omessa comunicazione preventiva nei confronti del sindacato; un vuoto di procedura, lo ripetiamo, che non avrebbe mai e comunque potuto rimettere in discussione, nella sostanza e nel merito, le esatte scelte funzionali fatte e che appunto si rivendicano, come legittime ed utili alla macchina comunale. Lo sanno benissimo i tre consiglieri che, nonostante tutto, continuano con questa campagna mediocre di disinformazione, che però non inganna né ingannerà nessuno e, soprattutto, non impedirà al Sindaco Giuseppe Antoniotti di verificare e procedere, caso per caso, così come si sta facendo, sempre nel rispetto tanto delle leggi quanto delle decisioni della magistratura, a riempire i vuoti di organico presenti nella macchina comunale, come ad esempio nell’attuale sottodimensionata polizia municipale.“Per quello che mi riguarda – dichiara il Primo Cittadino – continuerò ad assumermi tutta la responsabilità connessa alla necessità di garantire servizi efficienti e di qualità alla Città. Per fare questo – continua Antoniotti – ho bisogno di qualificare e rimpinguare, attraverso nuove risorse umane, tutti quei settori attualmente sprovvisti e menomati, compatibilmente con il quadro finanziario e le effettive risorse economiche a disposizione”. Altre polemiche stanno a zero. Nonostante la grave crisi che sta toccando tutti gli enti locali, in un quadro comparativo che sarebbe molto interessante osservare, Rossano riesce infatti ad offrire, a residenti ed ospiti, servizi di elevata qualità, con un abbattimento notevole di costi rispetto al documentato spreco del passato, in tutti i settori, inclusa la comunicazione. Ed ancora una volta è meglio far parlare i dati. Dal 2006 al 2011, per un solo addetto stampa, individuato per via politica, si sono spesi circa 99.000 euro, più i 94.000 euro per la comunicazione sulle TV. Totale (che è ancora parziale): 193.000 circa in 5 anni per la comunicazione. – Oggi, con una regolare gara pubblica, pubblicizzata nel rispetto di ciò che la legge prevede, è stato aggiudicato, sulla base di requisiti, titoli e meriti, il servizio di comunicazione, per un anno, ad una società, con un staff di tre unità nell’ente (non un solo addetto come ieri!), e per un costo notevolmente ridotto rispetto al passato. Giudichino i rossanesi!”.