Cosenza: sostegno alimentare, domande entro il 10 ottobre
Dopo essere risultato il migliore a livello regionale, il progetto di sostegno alimentare “Casa ristora casa”, presentato alla Regione dalla Fondazione Casa San Francesco d’Assisi dei Frati Cappuccini di Calabria in risposta ad un bando sulle ‘politiche a supporto della famiglia’, entra nella fase operativa di individuazione dei soggetti che ne beneficeranno. Ed in questo il Comune di Cosenza, partner dell’iniziativa, gioca un ruolo fondamentale attraverso l’assessorato alla coesione sociale che, per raggiungere quanto più capillarmente il territorio, ha incontrato la stampa nel Salone di Rappresentanza del Palazzo di Città dove c’erano l’assessore Alessandra De Rosa, la dirigente del settore welfare Filomena Redavide ed il Direttore della Fondazione Casa S. Francesco d’Assisi Onlus Pasquale Perri. Dalle loro parole è emersa in primo luogo la fotografia di un tessuto sociale nel quale vanno evidenziandosi nuove povertà, figlie di una crisi che ha sottratto il lavoro a tanti padri di famiglie monoreddito. “Situazioni che spesso rimangono sommerse – hanno sottolineato sia il Direttore Perri che la dirigente Redavide - per una forma di pudore ed un senso della dignità che induce più spesso a vivere di stenti piuttosto che chiedere aiuto. In questo quadro di sommerso – ha aggiunto Perri – anche tanti anziani che non vogliono ‘mostrare’ la loro condizione di solitudine e di difficoltà a sostenersi”.
“Casa ristora casa” garantisce un doppio obiettivo, il sostegno alimentare a nuclei familiari in difficoltà coniugato alla riservatezza tutelata dalla domiciliarità del servizio erogato da chi, come la Fondazione Casa San Francesco d’Assisi, ha una lunga esperienza alle spalle. “Quotidianamente – ricorda Pasquale Perri – somministriamo pasti ad un numero sempre più elevato di persone”. Chi può fare domanda per usufruire del servizio di sostegni alimentare domiciliare, che comporta la consegna di un pasto al giorno per diciotto mesi? I requisiti risiedono: nella residenza anagrafica in precise aree territoriali: centro storico, quartiere Riforma e Rivocati con adiacenze, delimitate a nord da via Isonzo, via V. Veneto e via R. Misasi ; a est da via Montesanto; a ovest da viale della Repubblica e via F. Corsonello; nella condizione economico-reddituale, cosiddetta ‘soglia di povertà’, (ISEE non superiore a € 12.000,00). Elementi di valutazione è anche la presenza nel nucleo familiare di disabili e la condizione di anziani che vivono soli.
La domanda da compilare è disponibile presso il Settore Servizi sociali del Comune, presso l’Urp ed è scaricabile anche dal sito www.comune.cosenza.it. Può essere ritirata anche presso la Fondazione Casa San Francesco d’Assisi e distribuita, insieme al bando, presso le associazioni di volontariato. La scadenza è fissata per il 10 ottobre 2012.
“Auspichiamo il buon esito di questa iniziativa pilota per garantirle un prosieguo – ha affermato l’assessore Alessandra De Rosa. L’Amministrazione comunale, dando seguito ancora una volta al principio di sussidiarietà, copre un bisogno. La ricchezza del sociale risiede infatti in tutta quella fitta rete di volontari, associazioni, operatori del no profit che, insieme alle competenze ed al capitale umano espresso dal nostro ente, costituiscono un esercito di persone che generano relazioni oltre che servizi e prestazioni di utilità sociale, in primo luogo per chi ne ha bisogno. In questo contesto la famiglia – ha concluso l’assessore De Rosa – è oggi la protagonista assoluta del sociale, il vero collante del welfare della città, la fonte prima di quell’insostituibile senso di sicurezza che nasce dalla relazioni di affettività e dalla convinzione che in caso di bisogno c’è qualcuno a cui potersi rivolgere”.