Ospedale di Soveria Mannelli: il Sindaco fa ricorso all’Acta

Catanzaro Salute

Il Sindaco di Soveria Mannelli, Avv. Giuseppe Pascuzzi, a nome dell’intera Amministrazione Comunale, nel corso dell’ultima seduta consiliare ha annunciato che nei prossimi giorni verrà proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale al fine di ottenere l’annullamento degli ultimi provvedimenti adottati dal Commissario ad Acta per il Piano di Rientro della Regione Calabria che riguardano il Presidio Ospedaliero di Soveria Mannelli, affidando l’incarico di rappresentare l’Ente allo Studio Associato Jorio, nelle persone del prof. avv. Ettore Jorio, docente di diritto sanitario all’Unical, e dell’avv. Federico Jorio. Il sindaco chiarisce: “ La decisione dell’Amministrazione è dettata dal depotenziamento indebito del presidio ospedaliero montano di Soveria Mannelli che pone la parola fine alla garanzia dei livelli essenziali di assistenza assicurati dall'anzidetta struttura in tutto il Reventino. Una scelta, quella fatta dal commissario Scopelliti, apparentemente orientata a contenere la spesa sanitaria regionale, senza tenere conto di quelle che devono essere le prerogative principali di ogni struttura erogatrice di offerta di salute.”

In particolare alla base delle motivazioni giuridiche che spingono l’Amministrazione Comunale a ricorrere alla giustizia amministrativa è l’iter amministrativo adottato che appare essere giuridicamente fragile. A questa conclusione si era pervenuti già da tempo, a cura di autorevoli studiosi, allorquando questi hanno iniziato a verificare la portata giuridica e, quindi, la legittimità dei provvedimenti di attuazione del piano di rientro adottati nelle diverse Regioni ad essi sottoposte. In particolare, il prof. Ettore Jorio, sin dal 2010, ha posto alla attenzione degli studiosi del settore come i provvedimenti adottati dai commissari delle Regioni assoggettate a Piano di rientro fossero non in linea con il dettato dell’art. 120 della Carta Costituzionale, più esattamente del comma secondo. Ciò sulla scorta del convincimento che non sarebbe consentita agli organi commissariali l’adozione di provvedimenti modificativi di precetti legislativi vigenti, quale è il vecchio piano regionale della salute per la regione Calabria approvato con la L.R. 11/2004.

Alla stregua di tali convincenti assunti, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Soveria Mannelli hanno ritenuto doveroso, assumere un’iniziativa giudiziaria per difendere un presidio che ha sempre erogato prestazioni di salute indiscutibili, salvando vite umane, specie nei periodi invernali condizionati da una viabilità difficoltosa. Al riguardo si evidenzia che l’ufficio preposto all’attuazione del piano di rientro, il Commissario e i suoi vicari, con la collaborazione dell’AGENAS, hanno ritenuto di dover procedere alla risistemazione della organizzazione salutare regionale non rispettando la c.d. golden hour ovverosia quel tempo massimo di 45/60 minuti necessari per raggiungere un presidio ospedaliero ove garantirsi il soccorso e che, pertanto, ogni valutazione effettuata è stata realizzata dai tecnici ministeriali che hanno lavorato nella totale e colpevole ignoranza della difficoltà del territorio e, soprattutto, di quelle che caratterizzano le zone montane.

L’obiettivo che l’Amministrazione Comunale si prefigge è anche quello della necessità di restituire la gestione della materia sanitaria, per tutti gli aspetti che richiedono l’adozione di atti a contenuto normativo, al plenum dell’Organo consiliare regionale, garante della democrazia, piuttosto che alla discrezionalità monocratica commissariale, in esatta corrispondenza con le decisioni già assunte dal Governo Monti in materia, allorquando si è stralciata, dal “Decreto sanità” la prima proposta Balduzzi di eliminare, con un secco colpo di spugna, gli ospedali con meno di 80 posti letto, rimettendo la difficile decisione, invece, alla competenza delle singole regioni sottoposte a piano di rientro, in deroga ai vigenti piani sanitari regionali, approvati, necessariamente, con legge regionale.

Il Sindaco ha poi evidenziato la disponibilità del prof. Jorio, da sempre sensibile alle problematiche soveritane, che ha accettato l'incarico a retribuzione simbolica, ad assistere l’Ente nella contesa giudiziaria che interessa la comunità tutta. Dopo aver ringraziato la rete di 24 sindaci assolutamente sensibili al problema della garanzia del diritto alla salute dei propri concittadini, infine rivolge un accorato appello a tutte le Amministrazioni Comunali calabresi acchè partecipino, anche ad adiuvantum, all’azione che sarà promossa avanti il Magistrato amministrativo, perché, chiosa il Sindaco Pascuzzi: “Oggi, infatti, si sposa la causa dei cittadini calabresi tutti, ovverosia di tutti coloro i quali sono chiamati a sopportare le disagevoli conseguenze dell’attuazione confusa e inadeguata di un piano di rientro dal disavanzo sanitario, che investe tutta una regione e non solo il Comprensorio del Reventino.”