Pacenza: “No all’accorpamento delle Province”

Calabria Politica

“L’ipotizzato accorpamento delle Province calabresi con la conseguente soppressione di quelle di Crotone e Vibo Valentia non va certamente nella direzione tesa a favorire lo sviluppo dei rispettivi territori, ma ostacolerebbe un percorso già avviato da diversi anni che ha avuto lo scopo di valorizzare le rispettive identità”. E’ quanto afferma il Presidente del Comitato per la qualità e fattibilità delle leggi e Consigliere regionale del Pdl On. Salvatore Pacenza.

“Né tantomeno – continua l’onorevole Pacenza - la possibile denominazione della nuova Provincia in quella di Catanzaro – Crotone – Vibo Valentia potrebbe avere finalità alcuna se non quella di tornare indietro nel tempo, arrestando un processo di crescita determinato dalla valorizzazione, avvenuta in questi anni, delle specificità dei territori oggetto di riferimento”.

“Risulta incontrovertibile – aggiunge l’onorevole Pacenza - che sarebbe l’intera regione a venire penalizzata da una tale azione involutiva di accorpamento delle Province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, che determinerebbe seri ostacoli non solo organizzativi, ma anche di raccordo e di sintesi di territori così diversi tra di loro. A tutto ciò si aggiunge che difficilmente si riuscirebbero a dare risposte concrete ai cittadini in relazione alle funzioni di competenza delle province”.

“E’ proprio dall’utilizzo delle rispettive peculiarità – sottolinea l’onorevole Pacenza - che si potrà continuare a determinare un cammino di crescita per l’intera Regione. L’utilizzo delle diverse risorse territoriali, che non sono in conflitto tra di loro, ma si integrano perfettamente, è stata la scommessa vincente di questo Governo regionale che, quindi, con il mantenimento delle Province esistenti, si potrà contribuire a perseguire”. “Arrestare questo processo – conclude l’onorevole Pacenza - sarebbe un danno di rilevante entità per un territorio come quello della Provincia di Crotone che tenta di valorizzare le sue ricchezze e potenzialità”.