Bologna, arrestato poliziotto cosentino per spaccio droga

Cosenza Cronaca

Quattro persone, tra cui un poliziotto , un cosentino di 41 anni, Pier Paolo Paiuso, sovrintendente in servizio presso la Questura di Bologna, sono state arrestate nel capoluogo emiliano dagli agenti della stessa Questura. Tra le accuse contestate al poliziotto, l'attività di spaccio al dettaglio, la concussione e la cessione di metadone in carcere, oltre al falso in atto pubblico. Con lui sono stati arrestati due italiani e un marocchino che lo rifornivano di droga. L'abitazione di Pier Paolo Paiuso, in servizio presso l'ufficio denunce della Questura di Bologna, secondo quanto contestato dal Gip Gabriella Castore, nella misura di custodia cautelare in carcere, era diventata una sorta centro di accoglienza per extracomunitari irregolari i quali gli cedevano la droga (cocaina ed eroina) a basso costo o gratuitamente in cambio di protezione ed ospitalità. Dalle indagini, coordinate dal pm Lorenzo Gestri , partite lo scorso novembre e' emerso che in cambio di favori legati ad esempio, al rilascio del permesso di soggiorno, il sovrintendente arrestato approfittando del ruolo ricoperto (da qui l'accusa di concussione, la piu' grave tra i reati contestati) acquistava la droga a prezzi non di mercato per poi rivenderla ad alcuni conoscenti che erano soliti frequentare la sua abitazione. Durante una perquisizione nella casa del Paiuso (sospeso dal servizio) in via Ferrarese, nella periferia del capoluogo emiliano, gli agenti hanno rinvenuto un basso quantitativo di hascisc, un bilancino di precisione e una bottiglietta di metadone. Metadone trovato anche all'interno della borsa che teneva in ufficio. La sostanza, si e' poi scoperto, era stata ceduta ad un una persona in carcere nelle celle di sicurezza. Gli inquirenti hanno individuato l'agente grazie alla testimonianza di due magrebini (pregiudicati per reati legati allo spaccio di droga) uno dei quali era stato arrestato sotto l'abitazione del 41enne perche' a suo carico vi era un ordine di cattura pendente. Alla chiamata in complicità dei due stranieri per episodi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti si e' aggiunta anche quella di una donna che frequentava un bar vicino alla casa dell'arrestato. Secondo la sua testimonianza gli stranieri irregolari cedevano la droga al sovrintendente, anche gratuitamente, perchè avevano paura di essere arrestati. Oltre all'agente, sospeso dal servizio e a cui erano stati ritirati tesserino e pistola, sono stati arrestati per spaccio di stupefacenti i suoi "fornitori": Giovanni De Tulsi, crotonese di 47 anni incensurato, che procurava l' eroina, Abdeljallil Nhamatallah, marocchino di 44, pregiudicato e irregolare che vedeva cocaina ed Antonino Alba, 46, nato in provincia di Enna, ai domiciliari, ritenuto il fornitore di metadone (e' stato trovato in possesso di 25 boccette).