Licenziamento lavoratori ASP, Arnone: “Scopelliti garantisca la continuità occupazionale”
Levata di scudi dal Comune di Morano in favore dei 41 lavoratori impegnati nell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza mediante “Obiettivo Lavoro” licenziati nei giorni scorsi. Ad alzare la voce è l’assessore alle Politiche del Lavoro Rosanna Arnone, la quale rivendica per questo nutrito gruppo di operatori il sacrosanto diritto a proseguire l’esperienza lavorativa iniziata circa dieci anni fa e continuata ininterrottamente con evidenti vantaggi per i cittadini utenti e il sistema stesso.
“Licenziando questi lavoratori – afferma la Arnone - oltre al disagio economico cagionato alle persone interessate dall’ingiusto provvedimento e alle loro famiglie, spesso monoreddito e senza alcuna possibilità di reimpiego, si corre il rischio di nuocere fortemente alle popolazioni di interi comprensori. Non è ammissibile che si insulti la dignità dei lavoratori trattandoli alla stregua di numeri o semplici paletti da sistemare nelle colonne di freddi e sofferenti bilanci e, nella fattispecie, giustificando pure l’intervento come necessario e funzionale al Piano di Rientro Sanitario richiesto dal Governo alla Regione Calabria. Scopelliti e i suoi – osserva l’assessore Arnone - non possono pensare di sanare situazioni di grave inefficienza politica, gestionale e finanziaria, gettando sul lastrico lavoratori che altre colpe non hanno se non l’essere nati in una terra martoriata, offesa e bistrattata da sempre. E dopo il danno assisteremo sicuramente alla beffa: siamo infatti certi che le conseguenze di tale sciagurata iniziativa finiranno per cadere inevitabilmente soprattutto sulla collettività.
Per l’ennesima volta sarà la gente, a pagare e a subire un peggioramento dei livelli assistenziali. Sottoscriviamo in toto la protesta di questi lavoratori, che da tempo manifestano contro le istituzioni responsabili. E chiediamo al presidente della Regione di volerne assicurare la continuità occupazionale. Siamo preoccupati, ma non resteremo inerti, per le scelte che da Commissario alla Sanità sta attuando in materia di razionalizzazione dei servizi, o pseudotale, sul territorio. Scelte che a nostro avviso penalizzano il comparto sanitario della provincia di Cosenza, tra i comprensori più estesi d’Italia, privandolo, come nel caso dei 41 dipendenti interinali, di figure altamente professionalizzate”.