La Guardia Costiera sequestra quasi 700 esemplari di novellame di tonno rosso
Si e’ concretizzata con il sequestro presso due pescherie, una di Amantea e una di San Lucido di oltre 380 kg di novellame di tonno rosso, l’attività’ di controllo del territorio del compartimento marittimo di vibo valentia marina ricadente sulla costiera tirrenico cosentina. Le ispezioni, svolte sia via mare che via terra sono iniziate nell’ultimo fine settimana ed hanno visto impiegate sei pattuglie e due mezzi navali della guardia costiera.
L’operazione, denominata per i midia red-fish, che nella giornata di domenica aveva portato anche ad individuare e sequestrare esemplari di pesce spada novello, quest’ultimo rinvenuto in buste e lasciato da ignoti galleggiare nelle acque antistanti gli scogli di isca di Amantea, rientra nelle normali attività di controllo della capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, che soprattutto in questo periodo vengono implementate per contrastare il fenomeno della pesca abusiva e non consentita di specie protette quali il tonno rosso e il pesce spada in violazione della normativa nazionale ed internazionale che mira a tutelare la speci ittiche in questione. In questo caso, i proprietari delle pescherie sono stati deferiti alle competenti autorità giudiziarie per la violazione penale della detenzione di novellame di tonno rosso.
Il pescato sequestrato e’ stato sottoposto a ispezione da parte del veterinario di turno e giudicato commestibile pertanto verranno attivate le procedure per la successiva devoluzione in beneficenza. L’attività’ illegale di pesca e di vendita accertata oltre ad essere in contrasto con i principi generali di una pesca sostenibile, necessaria per la conservazione della risorsa, determina un grave danno per tutte quelle imprese che sono regolarmente autorizzate all’attività’ di pesca. basti pensare che un piccolo esemplare di tonno rosso o di pesce spada sequestrato, che pesa circa 1 kg allo stato novello, può raggiungere allo stato adulto un peso di oltre i 200 kg. inoltre tali esemplari allo stato giovanile non hanno raggiunto una maturità sessuale tale da consentirne la riproduzione con il conseguente evidente danno per lo stock.