Alluvione del 1996: piazza in ricordo delle vittime di una tragedia collettiva
Le innocenti vittime della tragedia che si compì il 14 ottobre 1996 saranno ricordate con una piazza a loro intitolata. – lo scrive in una nota il sindaco Vallone - Come avevo anticipato qualche giorno fa, quando la mano anonima di qualche imbecille aveva danneggiato un vaso di fiori posto nel quartiere Fondo Gesù sistemato da un familiare di una vittima, volevamo non solo dare una risposta immediata a questo gesto ignobile ma ricordare concretamente i nostri compianti concittadini. Abbiamo individuato una superficie che destineremo al ricordo perpetuo delle vittime. Si tratta dell’area antistante la nuova Chiesa realizzata nel quartiere Fondo Gesù che si chiamerà Piazza “sei fiori dell’alluvione”. In quello spazio realizzeremo una stele che ricorderà i sei fiori che la comunità ha perso in quella tragica giornata di ottobre ed il cui nome conserviamo nel profondo dei nostri cuori: Paolo Pupa, Angela Trovato, Luca Buscema, Michela Cicchetto, Luca Tavano, Bruno Commisso. A distanza di sedici anni da quel tragico 14 ottobre, -continua- ancora una volta, tutta la comunità si trova a ricordare, commossa, i concittadini strappati alla vita in uno dei momenti più tragici che la città ricordi. In occasione dell’anniversario di quella drammatica data vorrei anche sottolineare il grande senso di solidarietà che in ogni cittadino di Crotone si levò nell’immediatezza della tragedia. Quello del 14 ottobre è stato un avvenimento che ci ha soprattutto insegnato l’importanza della prevenzione. Il lavoro che ci ha contraddistinto, in questi anni, è stato indirizzato soprattutto alla messa in sicurezza del territorio. Molto è stato fatto in termini di opere idrogeologiche. L’Amministrazione Comunale ha impegnato, solo nell’ultimo anno, duemilioni e mezzo di euro per opere che non hanno una visibilità esterna e poco importa ma che sono fondamentali per la messa in sicurezza di molti quartieri della città. Un triste monumento di “morte” è stato finalmente abbattuto: il vecchio ponte di Trafinello ed è proprio di questi giorni la realizzazione di uno scatolare per la raccolta delle acque piovane in Via Israele per la messa in sicurezza del quartiere Tufolo - Farina. Ovviamente ancora tanto c’è da fare; in questo senso proseguiremo con una programmazione ampia che terrà conto prioritariamente della sicurezza. Lo dobbiamo alla cittadinanza, lo dobbiamo alla memoria di chi non c’è più. Facendomi interprete del sentimento comune, -conclude Vallone- vorrei indirizzare il pensiero di tutta la comunità ai sei fiori dell’alluvione manifestando particolare vicinanza alle loro famiglie.