Scuola: dalla Calabria il “diario dei diritti” in Toscana

Reggio Calabria Attualità

Il diario dei diritti "Quello che non ho" sbarca in Toscana. Nella tarda mattinata di ieri, in occasione dell'allenamento di rifinitura per la partita Reggina - Livorno, Francesco Ali', Portavoce di "Quello che non ho", ha consegnato al centrocampista Ramos Borges Emerson il primo diario scolastico per i diritti realizzato, a Reggio Calabria, "dagli studenti, per gli studenti". Come si ricorderà, Emerson aveva partecipato, presso la scuola media Vittorino da Feltre, da calciatore della Reggina, ad uno dei seminari organizzati da "Quello che non ho" sul delicato tema della sicurezza sul lavoro parlando agli studenti di "sicurezza in campo e nella vita". "Anche per noi la sicurezza e' importante - aveva dichiarato - abbiamo una carriera breve, e' nostro interesse e prerogativa tutelare noi stessi ed i colleghi. Resta il fatto che per preservare la nostra integrità fisica, il rispetto delle regole, in campo e soprattutto fuori, la disciplina e la sobrietà restano i capisaldi da seguire. Ringrazio chi ha organizzato questa straordinaria iniziativa ed a voi ragazzi dico solo ancora di farne tesoro, perché il vostro futuro e' il nostro futuro". Gianpiero Versace, responsabile dell'area comunicazione della Reggina calcio, introducendo il calciatore, aveva espresso "profondo apprezzamento per questa importante iniziativa cui la Reggina ha aderito con convinzione".

"Oggi Emerson gioca nel Livorno e il calendario di serie B lo ha fatto incrociare con la sua ex squadra, i suoi tifosi e la città che lo ha adottato - ha dichiarato Francesco Ali' - per noi e' stata l'occasione per dare continuità al progetto e consegnare direttamente nelle mani di uno dei protagonisti di quel progetto l'originalissimo e valido prodotto che gli studenti di Reggio Calabria hanno realizzato per se stessi e per i loro coetanei. Ramos era visibilmente emozionato anche perché questo diario e' anche un po' suo - ha continuato Francesco Ali' - perché ha visto materializzarsi un percorso di formazione dedicato agli studenti reggini. Oggi Emerson, da testimonial del progetto, porterà in Toscana il diario e l'esperienza reggina di Quello che non ho". Ali', nel ringraziare la società del Livorno Calcio attraverso il responsabile dell'area comunicazione Paolo Nacarlo, ha sottolineato la disponibilità e la sensibilità manifestata dalla società nel favorire la continuità e la promozione del diario, che varca i confini regionali. "Diffonderemo, nei prossimi giorni, attraverso i media e il nostro sito www.quellochenonho.net , tutti i contributi scritti che abbiamo ricevuto per arricchire i contenuti del diario affinché tutti possano fruire del prezioso lavoro che accompagnerà i ragazzi per l'anno scolastico 2012/2013 - ha continuato Ali' - e perché nella nostra città si possa aprire un dibattito stimolato dagli interventi di personalità impegnate nel mondo dell'antimafia e per i diritti".

"Insieme a loro, da Reggio Calabria, - ha detto - abbiamo indagato il significato di bene pubblico e abbiamo realizzato un prodotto originale che rappresenta un vero e proprio esercizio del diritto della libertà di stampa e di democrazia. Abbiamo analizzato a fondo la realtà in cui viviamo e riflettuto concretamente sul valore del nostro essere cittadini per poter disporre degli strumenti per capire i nostri doveri e diritti, avere libero accesso alla loro conoscenza per saperli poi esercitare, rivendicare e tutelare. Il diario, inteso dunque come raccolta di notizie, raccolta di appunti, pensieri, disegni o foto, continuerà il percorso avviato: servirà per segnalare, attraverso lo sguardo attento dei più giovani, quello che non c'e' e che i ragazzi vorrebbero nella nostra città quando studiano, giocano, passeggiano o fanno sport, quello che non funziona, i diritti che gli vengono negati nei luoghi in cui ogni giorno vivono. Questo lavoro continuerà sul sito www.quellochenonho.net per contribuire a costruire insieme una città sicura, gioiosa, vivibile, in cui si possa vivere meglio rispettando le regole. Questo il senso di Quello che non ho". "Con Quello che non ho" - ha concluso Ali' - "abbiamo messo in pratica una grande ambizione: unire intelligenze, passioni, dubbi, speranze, progetti, creatività, arti e sport. Lo abbiamo fatto in una città che vive di rivalità, giochi a perdere, falsi moralismi. Lo abbiamo fatto mettendoci in gioco. Abbiamo lavorato per riappropriarci del significato piu' profondo delle parole di cui il degrado culturale e la criminalità organizzata ci avevano privato. E per costruire un racconto nuovo del nostro territorio che parta dalla valorizzazione delle bellezze. Un percorso duplice in cui crediamo molto. Il lavoro con gli studenti e le loro esigenze e passioni e' stato la chiave per lanciare questa sfida di cambiamento a tutta la città. Che e' iniziata, che merita di continuare. Ma che i nostri ragazzi possono vincere se trovano, finalmente, una classe dirigente capace di interpretare i loro bisogni".